VEGLIE NON POTRA’ VOTARE ALLE PROVINCIALI

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LA LEGGE HA SANCITO L’ESCLUSIONE DEI COMUNI COMMISSARIATI. IN VISTA UN RICORSO AL TAR

Presa di posizione dell’ex vice sindaco, Spagnolo: «Sistema elettorale iniquo e antidemocratico»

L’obiettivo dell’ex amministratore è di sottoporre la delicata questione all’attenzione della Corte Costituzionale

VEGLIE – Sistema elettorale provinciale “iniquo ed antidemocratico”: in vista un ricorso al Tar per sollevare rilievi di costituzionalità. L’ex vicesindaco Maurizio Spagnolo e un gruppo di cittadini hanno dato mandato all’avvocato Antonio Malerba, amministrativista, di impugnare la legge n. 56 del 7 aprile 2014 per la parte che, di fatto, ha sancito l’esclusione dei Comuni commissariati dalle operazioni di voto, di secondo grado, per l’elezione del presidente e del Consiglio provinciale.

E Veglie, che è senza guida politica dallo scorso marzo a seguito delle dimissioni del sindaco Sandro Aprile, rientra, appunto, fra i 101 Comuni italiani che non avranno diritto di rappresentanza. Veglie, in particolare, dal 7 maggio scorso è guidato dal commissario prefettizio Matilde Perreira, coadiuvato dai sub commissari Monica Perna (con funzioni vicarie) e Vincenzo Calignano.

“Come ex consigliere – spiega Spagnolo – mi sono posto il problema di chi votare per l’elezione del presidente della Provincia. L’attuale legge elettorale, oggi tema scottante, poiché secondo notizie si voterà per il 12 ottobre 2014, non prevede che possano votare i Comuni commissariati. Mi sono rivolto all’avvocato Malerba per approfondire questa complessa e farraginosa legge elettorale e valutare le opportune azioni. Come cittadino vegliese faccio un appello a tutti per condividere questa battaglia politica e democratica, al di là degli schieramenti e degli steccati, affinché anche il nostro territorio possa essere rappresentato. Faccio presente – sottolinea – l’esistenza di una palese contraddizione relativa al fatto che, nonostante sia un ex amministratore, assieme agli altri ex consiglieri prendo regolarmente parte alle riunioni dell’Unione dei Comuni in attesa delle elezioni per il rinnovo dell’Assemblea cittadina, mentre siamo tutti esclusi dalla elezioni provinciali”.

Sotto accusa, peraltro, è un passaggio della circolare n. 32/2014 con la quale il Ministero dell’Interno, nell’individuare il corpo elettorale per le provinciali, precisa che “non possono, quindi, far parte del corpo elettorale i sindaci e i consiglieri comunali, nei casi in cui il Comune risulti per qualsiasi motivo commissariato”. E poi aggiunge: “Ovviamente non sono elettori neppure gli organi non elettivi”, ovvero i commissari o i componenti di commissioni straordinarie.

“È chiaro – dice Malerba – che vi è una grave violazione del principio democratico che, nel caso di Veglie, si traduce in una mancanza di rappresentatività di un paese di oltre 15mila abitanti. Ma il problema è molto più grave, atteso che i commissariamenti in una provincia potrebbero non essere limitati e costituire una maggioranza. Tutti i Comuni commissariati non votano ed i cittadini, come quelli di Veglie, secondo questa legge elettorale, semplicemente non sono rappresentati. E questo senza parlare della modalità “a colori“ del voto cosiddetto ponderato. Ossia che secondo il colore della scheda, il voto espresso dal consigliere possa valere di più o di meno. Proprio per colmare questo deficit di democrazia ho avuto mandato di predisporre un ricorso al Tar per impugnare questo iniquo e antidemocratico sistema elettorale, sollevando numerosi rilievi di costituzionalità, al fine di sottoporre questa legge al vaglio anche della Corte Costituzionale, nel più breve tempo possibile”.

da La Gazzetta del Mezzogiorno di Mercoledì 10 Settembre 2014 – Rosario Faggiano

2 COMMENTS

  1. La mia osservazione, al di la delle iniziative che si prenderanno e/o che sono già state intraprese, è quanto mai critica nei confronti di una amministrazione che, per “capricci” di poltrona ci ha portati a vivere questo disagio.
    Sindaco Aprile perché non ti sei dimesso per tempo quando sapevi di non avere più i numeri per andare avanti? Perché hai “pescato” sino al fondo degli ultimi non eletti per continuare un mandato che ormai non avevi?
    I miei complimenti vanno a tutti quegli amministratori “dell’ultimo mese” che hanno saziato la loro fame di ambizione politica non curanti di ciò che sarebbe successo portandoci ad un commissariamento che giusto o sbagliato ci mette in questa disagiosa situazione.
    Non certo è questo il modo di amministrare….danni su danni!!!
    E poi chiedete il voto?
    LM

  2. eraura!!! cosi’ i nostri cari politici locali non si prenderanno meriti per l’elezione di questo o quello.. ripeto: eraura!!!

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