“Una linea fatta di infiniti punti, infiniti nodi, infiniti attraversamenti. Ogni punto una storia, ogni nodo un pugno di esistenze. Ogni attraversamento una crepa che si apre. È la frontiera.”
(Alessandro Leogrande)
Parole, analisi, discussioni aperte su quanto, di drammatico sta attraversando il Mare Nostrum. Ma anche musica, canto e danze e teatro, sull’immenso patrimonio culturale dei Paesi bagnati dalle sue acque. Guerre e confini, esodi, orizzonti futuri, feste e narrazioni, è tutto questo La Giornata del Mediterraneo, appuntamento in programma martedì 8 luglio a San Cesario di Lecce, organizzato da Nauna, Astràgali Teatro, Manni Editori e TempoPresente aps, con il sostegno e il patrocinio del Comune.
Si inizia alle ore 10, nella sala conferenze della Società operaia di Mutuo soccorso, in via Dante, con il seminario “Stato d’assedio. Narrazioni dal Mediterraneo ai margini dei conflitti”. Tra i relatori Fabio de Nardis, docente dell’Università del Salento; Nadia Setti, professoressa emerita Università Paris 8; Fabio Tolledi, regista e direttore artistico di Astràgali; Roberta Quarta, attrice; Carla Petrachi, giornalista.
Un momento di parola, analisi e discussione aperta che incrocia quanto di drammatico e al momento apparentemente irresolubile sta accadendo a due passi da noi con una lettura approfondita sulla dinamica dei conflitti, il ruolo che la cultura e la “diplomazia dal basso” possono e devono assumere nella relazione tra popoli e culture, la percezione e l’orizzonte della guerra, l’esperienza del lavoro teatrale nel Mediterraneo e nei luoghi di conflitto.
Nel pomeriggio, le attività si spostano, dalle 17 alle 19, alla Distilleria De Giorgi per due laboratori: “Canti del Mediterraneo”, un percorso nella tradizione orale a cura di Enza Pagliara, e “Danze del Mediterraneo”, un viaggio tra ritmo, corpo e cultura, a cura di Beppe Loiacono.

Si chiude in serata, alle 22 nel quartiere La Giurdana (via Marconi), con il concerto di Dario Muci, e la partecipazione di Enza Pagliara, “Koraffia ce talassa”, un unico canto di denuncia e speranza, di storie vere, di mare e di terra.
Ingresso libero.
STATO D’ASSEDIO _ Narrazioni dal Mediterraneo ai margini dei conflitti
Sala Conferenze della Società operaia di Mutuo soccorso in via Dante
Un momento di parola, analisi e discussione aperta che incrocia quanto di drammatico e al momento apparentemente irresolubile sta accadendo a due passi da noi con una lettura approfondita sulla dinamica dei conflitti, il ruolo che la cultura e la “diplomazia dal basso” possono e devono assumere nella relazione tra popoli e culture, la percezione e l’orizzonte della guerra, l’esperienza del lavoro teatrale nel Mediterraneo e nei luoghi di conflitto. Tra le relatrici e i relatori Fabio de Nardis, professore Ordinario di Sociologia dei fenomeni politici presso UniSalento, Vicedirettore del Centro per gli Studi sui conflitti e la partecipazione, Direttore della rivista internazionale “Partecipazione e conflitto”; Nadia Setti, Professoressa emerita di Letterature comparate e Studi femminili nel Centre d’Études Féminines et d’Études de genre Università Paris 8; Fabio Tolledi, Presidente Centro Italiano International Theatre Institute – Unesco, Coordinatore dello European Regional Council ITI_Unesco e del Network ITI “Theatre in Conflict zone”, regista e direttore artistico “Astràgali Teatro”; Roberta Quarta, attrice, responsabile Progetti internazionali Astràgali Teatro; Carla Petrachi, giornalista.
IL CORPO CHE CANTA
Laboratorio esperienziale di voce e suoni del Mediterraneo
A cura di Enza Pagliara
Ex Distilleria De Giorgi
Un percorso esperienzale attraverso i canti orali del Mediterraneo, ninne nanne, canti d’amore, di lavoro, di festa e di mare, trasmessi di voce in voce.
Il corpo sarà il nostro strumento per ascoltare, ricordare e cantare: senza spartiti, ma attraverso l’ascolto profondo e la memoria, riscopriremo una voce autentica, individuale e collettiva.
Un’occasione per entrare in contatto con le culture che abitano le sponde del mare, riconoscerne le affinità e creare insieme un racconto condiviso, cantato a più voci.
DANZE DEL MEDITERRANEO
Laboratorio di danze del Mediterraneo
A cura di Beppe Loiacono
Ex Distilleria De Giorgi
Un viaggio tra ritmo, corpo e cultura attraverso le danze tradizionali del Mediterraneo. Il laboratorio è condotto da Beppe Loiacono, danzatore e appassionato di culture popolari, che propone un classico repertorio del Sud Italia e un percorso tra le danze di Grecia, Turchia e Albania. Attraverso il movimento si esploreranno le radici comuni dei popoli affacciati sul mare nostrum, riscoprendo gesti antichi e significati simbolici. L’approccio è aperto a tutti: non serve esperienza pregressa, solo voglia di mettersi in gioco. Ascolto del corpo e lavoro di gruppo favoriranno un’esperienza intensa e condivisa. Uno spazio dove la danza diventa linguaggio, incontro e memoria viva. Un’occasione per ritrovare il ritmo del proprio passo nel cuore della tradizione.
“TALASSA”
Di DARIO MUCI
Via Marconi – La Giurdana
Talassa (dal greco θαλασσα, “mare”) è un unico canto di denuncia e speranza. Dario Muci, da cantastorie della sua terra e delle sue contraddizioni, si fa megafono di storie vere, di mare e di terra, di Salento e migranti, di lavoro e sfruttamento, dolore e, sempre e comunque, di amore. La sua voce è intrisa di storia, di battaglie, di gente senza voce a cui Dario dona la sua. Un concerto originale ed una forma di scrittura nuova per Dario Muci che, dopo venticinque anni di attività e ricerca sul campo, debutta con il suo primo disco di inediti. Storie vere, d’attualità e del passato, di mare e di terra, di Salento e migranti, dalla lotta al caporalato alla difesa dell’ambiente
Con Muci sul palco Giorgio Distante, che di Talassa interpreta l’aria e con i suoi arrangiamenti per fiati dona sfumature anche da esperto di elettroacustica concreta; Gianluca Longo, che porta la sua esperienza con strumenti a corda antichi e il suo linguaggio world Mediterraneo; Vito De Lorenzi, percussionista specializzato ai tamburi a cornice; Marco Rollo, di cui il live assorbe tutta la versatilità interpretativa, dal pop alla classica; Roberto Chiga, che da tecnico del suono completa l’opera curando suoni e sequenze ininsert. Ospite speciale Enza Pagliara.
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