Caso Mensa Scolastica: La Sindaca di Veglie risponde alle osservazioni dei genitori della Commissione Mensa

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«La salute pubblica e dei nostri bambini è nostro principale, unico e imprescindibile obiettivo…»

La sindaca Mariarosaria De Bartolomeo risponde alla lettera dei genitori della Commissione Mensa pubblicata su Veglienews dal titolo:  «Il Comune di Veglie revoca il bando di gara per la mensa e inserisce nuovi criteri. I genitori della Commissione Mensa esprimono osservazioni al riguardo»

Di seguito la lettera della sindaca Mariarosaria De Bartolomeo:

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Care concittadine e cari concittadini,

non mi sarei mai aspettata, da parte dei genitori componenti della Commissione mensa, gli applausi a scena aperta, ma neanche un attacco frontale gratuito come quello apparso oggi, per il coraggioso atto di revoca approvato dalla Giunta in data 1 agosto 2025, atto assolutamente POLITICO e non come lo si vuole far passare, “DOVUTO”.

Posso assicurarvi cari cittadini che la salute pubblica e dei nostri bambini è nostro principale, unico e imprescindibile obiettivo, come già detto; e proprio nell’ottica di ciò abbiamo deciso politicamente, dopo giorni di studio di atti e fatti sopraggiunti, di procedere con la revoca del bando, per garantire maggiore aperture concorrenziali.

Ma non vorrei trascurare un aspetto, che a questo punto mi risulta doveroso far emergere, soprattutto perché non riesco a comprendere il tenore del comunicato che stride fortemente con talune dichiarazioni di alcuni genitori, il cui nome è riportato in calce al documento.

Infatti proprio quel bando di gara che oggi diventa oggetto di strumentalizzazione politica da parte di alcuni componenti della commissione era stato candidamente dichiarato, da parte di alcuni genitori il cui nome viene riportato in calce alla nota, come un ottimo bando che finalmente avrebbe garantito la possibilità di avere un servizio di refezione scolastica maggiormente vicino alle esigenze dei nostri piccoli, maggiormente vicino alle istanze della nostra commissione mensa.

Devo pensare a questo punto che quella nota non sia stata condivisa con tutti i genitori componenti della nostra commissione.

E ci tengo a sottolineare NOSTRA commissione, perché se oggi per la prima volta i genitori che ne fanno parte ricoprono quel ruolo, è perché POLITICAMENTE questa maggioranza ha deciso di regolamentare ex novo la commissione, approvando un regolamento condiviso con chi oggi ne fa parte e che tanto attacca di arroganza e chiusura la Mia Maggioranza.

Questa è l’arroganza che tanto ci viene rimproverata? Eh no, questa si chiama partecipazione democratica!

Vi posso assicurare che ogni qual volta è arrivata una richiesta di attività da parte della commissione, la mia persona e gli uffici si sono prodigati ad addivenire insieme ad un buon risultato mettendo a disposizione le nostre competenze e conoscenze.

Come quando per la convocazione della commissione, in riunione con gli altri organi competenti, come ASL, feci presente al Presidente che il Regolamento prevedeva che la convocazione dovesse partire dalla sua persona, e non lo feci per non prendermi delle responsabilità, tutt’altro, perché se l’avessi fatta io non avrebbe avuto “quella forza istituzionale” che era giusto fosse riconosciuta alla Commissione.

Se avessi convocato io, la Commissione stessa non avrebbe avuto il giusta valenza giuridica.

Come tutte quelle volte che per le vie brevi ho invitato la commissione stessa a scrivermi e ad inviare i verbali dei sopralluoghi ufficialmente, per poter precedere i dovuti provvedimenti.

E cari cittadini così è stato perché ad oggi questa amministrazione non è vero che è stata omissiva, perché è giusto che sappiate che sono state contestate penali per oltre 27.000 euro alla ditta che fino al giugno scorso ha svolto il servizio mensa.

Anche qui bisogna dire a gran voce che questo contratto d’appalto noi ce lo siamo ritrovato, ereditato dalla scorsa amministrazione, e avevamo già dato atto d’indirizzo che fosse bandita una nuova gara non appena ci siamo insediati.

Nulla è stato fatto in fretta e furia, e aspettare l’operatività di un nuovo centro cottura avrebbe significato avere difficoltà a garantire il servizio tempestivo ai nostri bambini.

Le cose non si dicono come slogan, le cose bisogna approfondirle!

Perché badiamo bene che alcuni dei genitori firmatari della nota sono imprenditori esperti, anche nella ristorazione, allora sarebbe stato meraviglioso da parte loro iniziare ad organizzare un progetto di mensa molto più locale, genuino coinvolgendo il territorio e le aziende agricole e proporlo al Comune.

Parlare con gli slogan significa semplicemente cercare di attrarre il consenso con finalità a me ancora ignote, ma l’intento mio e dalla mia maggioranza è quello di amministrare Veglie perché per questo siamo stati eletti.

Chi mi conosce lo sa, ma anche chi fa finta di non conoscermi lo sa, dedico la mia vita tutto il giorno all’attività di Sindaco, svolgo questo compito in aspettativa non retribuita dal mio amato lavoro, perché fare il Sindaco richiede dedizione, tempo, consapevolezza e preparazione e allora come è giusto che sia, ogni lavoro onesto è giusto che sia retribuito.

Aspetto con ansia il volume sulle mense migliori d’Italia, sono pronta a leggerlo, tuttavia vi assicuro che passo le mie nottate anche su una serie di volumi che sulla copertina riportano: diritto amministrativo, codice degli appalti, diritto civile, codice civile, diritto penale e codice penale.

Bisogna quindi che ognuno rispetti il proprio ruolo mettendo a disposizione le proprie competenze perché a volte mescolare ruoli e competenze, porta a confondere atti e fatti, competenze e rischi di ingerenza, attività amministrativa e attività politica, maggioranza con giunta.

Quindi cari cittadini è facile puntare il dito del moralizzatore contro l’operato altrui senza far alcun riferimento a tutto il resto.

E allora perdonatemi se con franchezza non potrò più tollerare in futuro, comportamenti fini a se stessi e finalizzati a denigrare la persona in sé e creare un clima di sospetto;

non potrò più tollerare scelte consapevoli di vocaboli screditanti  e dispregiativi come “arroganza”, frasi spregiative come ”avete perso l’umiltà”, ma soprattutto illazioni, per conto di terzi, di paventate paure per “ritorsioni da parte dell’amministrazione”, non fosse altro perché completamente infondate e non rispondenti al vero.

Il mio auspicio è che, con l’onestà intellettuale che ci contraddistingue, si possa ricostruire un rapporto di collaborazione vero e fattivo nell’interesse della comunità e dei nostri figli, lasciando da parte, finalmente, tutto il resto.

Un caro abbraccio,
La vostra Sindaca

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