Sottotenente Flavio Olindo Minetola
Lettera del dott. Fabio Coppola
VEGLIE – Il Sottotenente Flavio Olindo Minetola nacque a Veglie il 30 marzo 1919 in via Leverano n. 41, da Giacinto ed Emilia Renis entrambi insegnati di scuola elementare.


Conseguì l’abilitazione magistrale; iscritto al primo anno di scienze coloniali, sospese gli studi perché chiamato alle armi. Frequenta la Scuola Allievi Ufficiali di Complemento di Casagiove. Appartenente al 17° Reggimento Fanteria, dopo l’otto settembre 1943 fece parte della formazione partigiani della Divisione “Acqui”.
Dopo l’armistizio dell’otto settembre 1943 sull’isola greca di Cefalonia la Divisione “Acqui” rifiutò di consegnare le armi ai tedeschi, scegliendo quindi di combatterli. Dopo una settimana di scontri, in cui caddero migliaia di soldati italiani, la Divisione si arrese e Hitler ordinò di non fare prigionieri poiché considerò traditori gli ex alleati.
Un numero imprecisato di migliaia di soldati ormai disarmati, furono passati per le armi.
I loro corpi furono bruciati. Quando giunse l’ordine di sospendere la strage, gli italiani furono imbarcati sulle navi per essere deportati nei lager; tre navi affondarono e migliaia di italiani annegarono.
Il 24 e 25 settembre 1943 gli Ufficiali italiani furono radunati alla tristemente nota “Casetta rossa” di Argostoli (Cefalonia), e almeno 117 fucilati in alcune cavità naturali nei dintorni; nei giorni seguenti i loro corpi furono caricati su un’imbarcazione e affondati nelle acque dell’isolotto di Verdiani. I marinai costretti dai tedeschi a far affondare i cadaveri furono poi fucilati.

All’età di ventiquattro anni, celibe, Flavio Minetola morì il 24 settembre 1943 ad Argostoli (Cefalonia), “fucilato dai tedeschi (in prigionia) ed è stato sepolto in mare”.
Dalla documentazione del Tribunale Militare di Roma si evince che anche Minetola fu fucilato alla “Casetta rossa”; nel 2013 è stato condannato all’ergastolo il caporale tedesco Alfred Störk per “concorso in violenza con omicidio continuato”.
Fino a pochi anni fa un’insegna metallica sovrastava l’ingresso del campo sportivo comunale di Veglie col nome del giovane militare, noto alla popolazione soprattutto per la struttura che gli è stata intitolata.
Attualmente l’ingresso del campo sportivo appare anonimo.
Veglie, 22/05/2025
Dott. Fabio Coppola
Riferimenti bibliografici:
- Frattarolo, sent. n. 28 procedim. Penale Alfred Störk, Trib. Militare di Roma, II sez., (2013);
- Pati Luceri, “Partigiani e Deportati Deceduti di Lecce e Provincia nella Guerra di Liberazione contro il nazifascismo”, (Grafiche Giorgiani, Castiglione d’Otranto, 2014);
- Registri atti di nascita 1919 e atti di morte 1959 parte II serie C n. 11 del Comune di Veglie;
- Ruolo matricolare 4487 Minetola F., Distr. Militare Lecce, c/o Archivio di Stato di Lecce;
- divisioneacqui.com.
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