dott. Fabio Coppola: «VEGLIE, DEPORTATI DECEDUTI NEI LAGER: RAFFAELE FORTE»

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Foto: gentile concessione di Mauro e Maria Antonietta Forte

Lettera del dott. Fabio Coppola

Dopo l’armistizio firmato da Italia e Alleati angloamericani l’otto settembre 1943, più di mezzo milione di soldati italiani, ormai sbandati, rifiutarono di aderire al regime collaborazionista con la Germania, la Repubblica Sociale Italiana di Benito Mussolini. Considerati traditori dagli ex alleati tedeschi, furono disarmati e deportati nei lager tedeschi, dove molti trovarono la morte.

Non essendo considerati prigionieri di guerra dai tedeschi, agli Internati Militari Italiani furono negati i diritti previsti dalla Convenzione di Ginevra, la tutela della Croce Rossa, e obbligati ai lavori forzati.

Pertanto con la loro non collaborazione e internamento gli Internati Militari Italiani misero in atto una resistenza passiva, definita da Alessandro Natta in un suo libro “L’Altra Resistenza”.

“FORTE RAFFAELE. Deportato deceduto nei lager. Nato a Veglie, il 9 settembre 1919, da Giovanni e Calcagnile Giovanna. Catturato e prigioniero dei Tedeschi, a partire dal 9 settembre 1943. Disperso dal Campo di prigionia di Colfeld (Germania) nel 1944. Contadino.”

Foto: gentile concessione di Mauro e Maria Antonietta Forte

Al fine di fissare la memoria al quartiere di appartenenza, in alcuni centri limitrofi come Copertino e Monteroni, è stata posta una “pietra d’inciampo” sul marciapiede della casa dove vissero i deportati; in altri comuni è stata affissa al muro della casa una targa commemorativa.

Veglie, via G. Galilei n.10, casa dove visse Raffaele Forte (ph. F. Coppola, 2025)

Veglie, 08/07/2025

Dott. Fabio Coppola

RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI

  • Pati Luceri, Deportati Deceduti di Lecce e Provincia nella Guerra di Liberazione contro il nazifascismo”, Grafiche Giorgiani, Castiglione d’Otranto, (2014).

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