MENSA SCOLASTICA VEGLIE: “Si diffondono false notizie”. La Sindaca De Bartolomeo risponde al comunicato dei genitori della commissione mensa

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La replica della sindaca di Veglie Mariarosaria De Bartolomeo al comunicato dei genitori della commissione mensa

VEGLIE – In questi ultimi giorni a Veglie c’è un ampio dibattito riguardante il problema della Mensa Scolastica dopo gli sviluppi delle indagini della Guardia di Finanza sulla ditta che serve le mense scolastiche e di altre strutture  in numerosi comuni salentini.

Nell’ultimo comunicato dei genitori facenti parte della commissione mensa di Veglie diffuso sul loro profilo facebook come risposta alle dichiarazioni della sindaca, gli stessi genitori chiedevano alla Sindaca e agli amministratori alcuni chiarimenti riguardo al nuovo servizio mensa e  bus che inizieranno in questi giorni e sui disservizi nelle scuole.

In particolare i genitori della commissione mettevano in risalto le seguenti problematiche:

  • “Il centro cottura individuato si trova a Mesagne, a oltre 35 km da Veglie: questo significa che i pasti viaggeranno per circa 40-50 minuti prima di arrivare ai bambini, con conseguenze inevitabili sulla qualità”
  • “in quattro mesi non sono stati ancora realizzati i vani di sporzionamento richiesti dall’ASL a maggio: I bambini rischiano così di mangiare in vaschette di plastica monoporzione. Le famiglie, stanche di attese e rinvii, iniziano a organizzarsi con pranzo al sacco o rivolgendosi a piccole realtà locali.
  • La stessa Commissione Mensa aveva presentato un progetto per la creazione di una cooperativa sociale in grado di gestire il servizio, ma la proposta non è mai stata discussa.
  • Alle criticità della mensa si aggiungono i disagi negli altri settori scolastici: la scuola media consegnata con ritardo e ancora incompleta, la scuola dell’infanzia chiusa all’improvviso per un guasto elettrico comunicato solo la sera prima alle famiglie, e il trasporto scolastico affidato per cinque anni alla ditta La Fenice, al centro di polemiche e indagini, con costi elevati e servizio non ancora partito.
  • Si contesta anche l’incoerenza dell’amministrazione: la gara mensa revocata per mancanza di concorrenza, mentre lo scuolabus è stato affidato a un’unica ditta partecipante, la stessa coinvolta nella mensa.

I genitori della commissione mensa minacciano anche di rivolgersi al Prefetto per chiedere garanzie di rispetto, sicurezza e dignità. Inoltre concludono  con questo messaggio: “Siamo stanchi. Se la sindaca vuole offrire cibo nelle vaschette di plastica dopo 50 minuti di viaggio, che lo mangi lei ogni giorno. I nostri figli meritano di meglio”.

A queste argomentazioni la  sindaca di Veglie Mariarosaria De Bartolomeo ha replicato con un comunicato che spiega le motivazioni degli argomenti affrontati nella lettera dei genitori della commissione mensa definendole “false informazioni e strumentalizzazioni”.

 Di seguito la replica integrale a firma della sindaca:

“Stiamo assistendo ad abili manipolazioni della realtà, che sempre più stanno confondendo i cittadini fruitori dei servizi scolastici. Circostanze che stanno spostando l’attenzione dal fine ultimo che si sta perseguendo, e che personalmente e con  tutta l’amministrazione si vuole continuare a perseguire, ovvero la salute dei nostri bambini.
Il mio compito è comunicare la verità ai miei cittadini, verità che posso dimostrare con gli atti, fatti e dati alla mano.
Per questo ho chiesto che il numero di cellulare fosse messo sui gruppi whatsapp dei genitori dei bambini che fruiscono del servizio mensa, affinché tutti potessero chiamarmi e farmi le giuste domande.
Ed infatti così sta succedendo i genitori mi chiamano, mi vengono a trovare e parliamo, spiego e si tranquillizzano.
A riprova di ciò, del fatto che il Comune è sempre aperto, trasparente e condiviso, le persone possono incontrare la Sindaca in qualsiasi momento, senza appuntamenti e senza limiti.
Il risultato di questo dialogo con i genitori che vengono a parlare e mi chiamano per chiarimenti e si tranquillizzano, si può osservare nel numero dei bambini che usufruiranno della mensa. Quest’anno infatti sono circa 80 in più rispetto all’anno scorso.
Pertanto chi in qualche modo non vuol ascoltare è perché fondamentalmente ha altri fini per la testa.
Purtroppo però, non voler ascoltare, dare informazioni fuorvianti, distorcere la realtà al fine di non dare la giusta lettura ai genitori è un danno alla comunità che, come primo cittadino, ho il dovere morale di contenere.
Così come ho il dovere giuridico di tutelare l’ordine pubblico e il danno all’immagine che potrebbe configurarsi per l’amministrazione che rappresento e per l’operato degli uffici.
Inoltre la trasparenza che si richiede è già insita in ogni atto ed ogni azione.
A riprova di ciò il 24 settembre vi sarà una riunione convocata dal Comune con i componenti della Commissione Mensa, Dirigente Scolastica, Als e Azienda Ladisa srl affinché nella trasparenza più assoluta vi sia una conoscenza tra le parti e una collaborazione proficua per i nostri bambini.
Stanno circolando tante, troppe, false informazioni che spaventano e mettono in allarme i genitori, false informazioni e letture distorte delle cose veicolate da chi nelle giuste sedi dovrà prendersene la responsabilità.
Si sta cercando di mettere insieme mensa, scuola, interruzione di pubblica elettricità senza un senso logico e fondamentalmente perdendo di vista il fine ultimo che si dovrebbe perseguire ovvero la salute dei Bambini.
Di contro, invece, si sta iniziando ad intravedere un altro fine, attaccare direttamente l’operato dell’amministrazione che rappresento.
E allora andiamo per gradi.
La scuola media è oggetto di un finanziamento che la vedrà totalmente ristrutturata, e le tempistiche delle attività richiedono i giusti tempi per la realizzazione di una scuola totalmente nuova, senza arrecare disagio alle attività scolastiche.
A tal riguardo, vorrei sottolineare che la campanella è suonata nella scuola media di Veglie esattamente il giorno dell’inizio della scuola a livello regionale.
Pertanto rimando ai mittenti la distorsione becera della realtà così come raccontata, e la falsità di chi ci addita come responsabili.
Per quanto concerne la scuola dell’infanzia, la chiusura è stata dovuta a comunicazione ufficiale da parte dei servizi amministrativi della scuola, arrivata presso gli uffici comunali mercoledì pomeriggio fuori dall’orario di lavoro, tanto che la Stessa Dirigente Scolastica mi ha contattata telefonicamente scusandosi per le tempistiche ristrette e per dirmi che purtroppo stavano inviando fuori orario e all’ultimo momento.
Pertanto anche questa non è una responsabilità dell’amministrazione ed è ingiusto e fuorviante, nonché falso dire il contrario.
Pertanto inviterei chi sparleggia sui social ad informarsi quantomeno dell’iter che porta alla chiusura di una scuola prima di puntare il dito.
Passiamo poi allo spinoso nodo della mensa scolastica, che ha visto e vede una attenzione ferma e decisa da parte dell’amministrazione e degli uffici addetti, nonostante si voglia far passare messaggi differenti.
Anche lo stesso presidente della Commissione Mensa ha preso parte alle riunioni allargate svoltesi presso il comune di Veglie alla presenza di Dirigente Scolastica, Segretario Comunale, Presidente del consiglio d’Istituto, tecnici e  docenti.
In quella riunione del 28 agosto furono discusse la questione scuola media e soprattutto la questione mensa.
In quella sede, alla presenza di tutti, la Responsabile di Settore del Comune di Veglie fece ben presente l’iter che per legge si stava seguendo per l’individuazione della nuova Ditta per il Servizio Mensa Scolastica.
La stessa proposta presentata dai genitori della Commissione Mensa di creare loro stessi una Cooperativa era un idea non perseguibile nel breve termine, a detta dello stesso Presidente della Commissione, per questioni di tempo e certificazioni.
Noi comunque l’abbiamo valutata dando anche le giuste dritte relativamente alle modalità di futura costituzione.
Purtroppo può succedere, per chi non conosce i meccanismi, che sfugga che quando si parla di Pubblica Amministrazione non si possono adottare le stesse modalità di scelta che si adottano mangiando il pranzo sul tavolo di casa nostra, o quando si decide di andare ad un ristorante piuttosto che ad un altro.
Quando si parla di Pubblica Amministrazione si risponde ad una serie di normative, di enti, di iter procedurali: le piccole realtà di prossimità o cooperative non hanno le certificazioni che la legge prevede, non possono fare più di un certo numero di pasti, non rispondono a determinati prerequisiti che il Codice degli appalti impone, non hanno le giuste garanzie necessarie affinché garantiscano il servizio previsto. Requisiti richiesti dalla legge e non dalla Sindaca di Veglie.
Ancora una volta sottolineo che l’individuazione della ditta porta al suo seguito una serie di garanzie anche del personale dipendente e che per quanto si vogliano cercare appigli di tutte le tipologie, il tempo ci darà ragione.
Come anche l’illazione sull’inerzia circa i vani di sporzionamento che viene sollevata e che è una falsità poiché tra qualche giorno i vani saranno pronti.
Inoltre, in merito al chilometraggio e alle tempistiche di percorrenza si evidenzia che gli stessi genitori in un precedente articolo ed in una precedente nota avevano sollecitato l’ampliamento del chilometraggio per la gara d’appalto, desta stupore come mai oggi si eccepisca il contrario.
Sicuramente tale circostanza evidenzia e lascia supporre la profonda confusione in cui versa questo gruppo di genitori.
Vorrei poi sottolineare che la vicinanza o la lontananza di un centro cottura non va valutata secondo i canoni del nostro tradizionale metodo di cucina casalinga. Le aziende che forniscono ristorazione hanno delle attrezzature che le tradizionali cucine di casa non hanno e il trasporto viene effettuato con equipaggiamento che prevede la tenuta del calore e garantisce che il cibo arrivi cucinato al punto giusto grazie ad una cottura prolungata.
Al netto di ciò potremmo chiedere alla Guardia di Finanza e alla Polizia di Stato come è il servizio mensa che la  ditta offre a loro oramai da tempo.
Come sarebbe bella la sincerità della verità raccontata senza strumentalizzazioni, ad iniziare dai nomi di chi scrive e propone i contenuti di questo e di quell’altro articolo, perché con profonda onestà le mie note sono sempre firmate con il mio nome e cognome, le altre hanno solo dei nomi in calce, talvolta addirittura neanche quelli.
Per finire, risponderò sempre ad ogni cittadino che vorrà chiedermi qualcosa, riceverò i genitori come lo sto facendo, sarò sempre a disposizione della comunità e soprattutto non permetterò mai a nessuno di strumentalizzare la salute dei più piccoli.
Ad ogni buon conto nonostante la mia persona e l’amministrazione tutta, sia stata sempre disponibile al dialogo e a chiarire qualsiasi tipo di aspetto, non verranno più tollerati comportamenti che mineranno la credibilità, l’onore e il decoro, in primo luogo delle persone e poi dell’amministrazione e degli uffici.
Non esiterò in alcun modo, qualora dovessero verificarsi in futuro comportamenti censurabili sotto molteplici aspetti, come il precedente, a tutelare i diritti delle persone nelle sedi opportune, informando l’autorità giudiziaria per l’adozione di ogni provvedimento conseguente.”
Mariarosaria De Bartolomeo
Sindaca di Veglie

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