“VEGLIE DI TUTTI” INFORMA SUL PUG: «GLI ERRORI E LE ANOMALIE DI QUESTA AMMINISTRAZIONE COMUNALE SULL’AVVIO DEL PIANO URBANISTICO GENERALE»

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Comunicato Gruppo Consiliare Di Opposizione “VEGLIE DI TUTTI” a firma di LANDOLFO Giuseppe, CAPOCCIA Stefania, PALADINI Claudio, MOGAVERO Laura, PRATO Katia

In data 24 ottobre 2025 la Sindaca De Bartolomeo ha pubblicizzato con enfasi, sul social Facebook, l’avvio dei lavori per il nuovo Piano Urbanistico Generale (PUG), rendendo noto l’affidamento di un incarico professionale ad un architetto, al quale è stato già liquidato un compenso di circa 90.000,00 euro, con provvedimento RG n.835 del 22.10.2025.

Dinanzi a tale annuncio riteniamo doveroso fare alcune considerazioni di “metodo”, non senza osservare che questa A.C. agisce “male e con ritardo”, confermando essa stessa la illegittimità del proprio operato e la inefficienza dell’organizzazione degli uffici che si è data nel 2024, salvo sempre a negare con sfacciataggine ogni “errore”, che poi una volta sconfessato viene propagandato come un “merito”.

Da premettere che la programmazione urbanistica è un atto di fondamentale importanza, che prima di ogni cosa riveste “natura politica”, in quanto è strettamente collegato con un’idea di paese che deve avere ed attuare chi è chiamato a gestire la cosa pubblica, con notevoli implicazioni sociali.

Un anno e mezzo fa (nel giugno del 2024), questa giunta aveva già avviato il PUG, approvando la delibera n.94 del 17.6.2024, con cui aveva individuato la importante figura del progettista interno all’Ente, ossia la il R.U.P. (Responsabile Unico del Progetto), legittimandola nel ruolo naturale del funzionario dell’Urbanistica, che quindi veniva incaricato di predisporre quanto necessario secondo le prescrizioni generali della Regione PUGLIA (delibere Giunta Regionale 26 febbraio 2008, n. 214 e 31 gennaio 2011, n. 125).

Nonostante ciò, oggi – a distanza di un anno e mezzo – la Sindaca pubblicizza nuovamente l’avvio del PUG, autorizzando di fatto il Segretario generale a sostituirsi all’organo politico competente, con una semplice lettera interna (prot. n. 15498 del 22.9.2025), con cui avalla il cambio del RUP scelto dalla giunta.

In effetti, con tale missiva il Segretario generale, qualche giorno fa, ha cambiato di sua iniziativa il RUP nominato dalla giunta con la delibera n.94/2024, incaricando in sostituzione del responsabile dell’Urbanistica, il responsabile del Settore LL.PP., che non ha competenze funzionali in materia di Urbanistica, non avendo né i poteri né la legittimazione riveniente dal proprio decreto sindacale per svolgere tale funzione.

Nella citata nota interna prot. n. 15498/2025 – richiamata dal responsabile del settore LL.PP. nella propria determina LL.PP. RG n.835/2025 – si legge che il responsabile dell’Urbanistica – essendo stato sostituito nei mesi scorsi ad interim dal responsabile del settore LL.PP. – pur “nonostante il suo rientro in servizio” è stato surrogato nella sua funzione, poiché sostituito da altro funzionario su incarico del Segretario generale.

Questa modifica di RUP è palesemente illegittima, sotto un duplice profilo, formale e di merito:

  1. innanzitutto la determinazione n.835/2025 è illegittima, in quanto viziata da incompetenza per materia, poiché contrapposta ai vigenti decreti sindacali di nomina dei funzionari responsabili degli uffici comunali; a tale proposito il Consiglio di Stato ha affermato che questo tipo di vizio (c.d. incompetenza relativa) deve essere qualificato come “vizio dell’organizzazione” (cfr. sentenza Consiglio di Stato sez. VI, 18 ottobre 2022, n. 8846).
  2. le giustificazioni addotte dal Segretario per motivare il cambio di RUP, non rispondono ad alcun criterio di logica e ragionevolezza, ossia si legge che …. “per evitare la frammentazione ed il rallentamento dell’azione amministrativa nel rispetto dei principi di efficienza, efficacia, celerità e produttività dell’azione amministrativa ha definito che, nonostante il rientro dopo un lungo periodo di assenza, del Responsabile del Settore Pianificazione del Territorio, la procedura per l’affidamento a professionista per la redazione del PUG sino all’adozione dell’atto di Indirizzo di pianificazione urbanistica, rimarrà a capo dal suo sostituto ad interim Responsabile del Settore 7 (Lavori Pubblici e Pubblica Illuminazione)”.

Riteniamo che non si tratti di valide motivazioni, ma di mere enunciazioni retoriche, prive di ragionevolezza, stante la attuale presenza in servizio del responsabile dell’Urbanistica, quale unico funzionario oggi legittimato ad operare in base ai provvedimenti approvati dagli organi comunali, secondo l’organigramma modificato da questa giunta nel 2024, che ha voluto trasferire proprio il servizio dell’Urbanistica da un precedente settore a quello attualmente gestito dal funzionario surrogato.

Inoltre, non emerge una congrua ed esaustiva motivazione – anche con richiami di atti e documenti – circa l’effettiva impossibilità di utilizzo del personale dipendente, richiamato nella determina LL.PP. RG n.835/2025.

Nel caso di specie, l’amministrazione avrebbe dovuto svolgere una istruttoria interna, mediante indagini ed interpelli, per verificare, in concreto, l’esistenza di personale interno idoneo a ricoprire le mansioni (avendo tre settori tecnici comunali), sia per numero sia per professionalità (adeguatezza), da accertare caso per caso con riferimento a queste direttrici: natura e contenuto dell’incarico; indicazioni sul personale interno, valutato sia secondo le aree di appartenenza sia, soprattutto, con riferimento all’adeguatezza a ricoprire gli incarichi; alla complessiva organizzazione dell’Ente, unitamente a tutti gli elementi idonei a fornire la prova dell’assenza di professionalità interne (cfr. Corte conti, Sez. I, centr. app., 11 giugno 2021, n. 212; 29 settembre 2020, n. 252).

Difatti, l’incarico conferito al professionista esterno deve rispondere ad esigenze di natura eccezionale e straordinaria, oggettivamente non fronteggiabili da professionalità interne, non già ad esigenze ordinarie e permanenti, seppur rese urgenti da mancata, errata o tardiva valutazione e/o programmazione dei fabbisogni di personale.

Inoltre, l’affidamento a professionisti esterni presuppone una preliminare istruttoria interna all’Ente, che richiede la opportuna preventiva nomina di un gruppo interno di funzionari e dipendenti comunali (c.d. Ufficio di piano) per una progettazione di massima e per il coordinamento con i collaboratori e consulenti esterni nonché il coinvolgimento di professionisti locali che in forma volontaria intendano pure apportare liberamente il proprio supporto.

CI CHIEDIAMO: l’incarico al professionista esterno per circa 90.000,00 euro comprende tutte le attività del PUG? Perché se così non fosse, ci troveremmo dinanzi ad ulteriori anomalie.

In effetti, il predetto incarico è stato affidato senza consultazione di più operatori economici, ossia direttamente ad personam ai sensi dell’art.50 comma 1 lettera b) del D.Lgs n. 36/2023, per la redazione dell’Atto di Indirizzo e del Piano Urbanistico Generale (PUG), per un totale di € 88.816,00.

Detta normativa stabilisce che le stazioni appaltanti possano procedere a tale tipo di affidamento diretto dei servizi e forniture di ingegneria e architettura, anche senza consultazione di più operatori economici, fino ad importo inferiore a 140.000,00 euro, assicurando che siano scelti soggetti in possesso di documentate esperienze pregresse idonee all’esecuzione delle prestazioni contrattuali.

CI CHIEDIAMO: L’odierno stanziamento economico per l’incarico affidato è una spesa definitiva e sufficiente per la redazione del PUG oppure si prevedono altre spese per altri incarichi?

In effetti, il PUG è un procedimento complesso, volto a fissare le linee fondamentali e programmatiche dell’assetto dell’intero territorio ed è formato da numerosi sub-procedimenti (con aspetti giuridici, paesaggistici, di botanica, di archeologia, di agronomia, ecc. ecc.) il cui iter presumibilmente potrebbe non esaurirsi in un mandato amministrativo, né – verosimilmente – nell’incarico ad oggi conferito.

A tale proposito, la legge prevede la possibilità di suddividere tali tipi di appalti in più lotti, ma ciò deve avvenire solo per “ragioni oggettive” e non per “aggirare le soglie minime previste per legge”, evitando il c.d. “frazionamento artificioso degli appalti sotto soglia”, che è vietato dalla legge, ossia la pratica consistente nel “suddividere un unico appalto in più contratti di valore inferiore allo scopo di eludere le procedure di gara più stringenti e favorire l’affidamento diretto”.

PERTANTO, CI CHIEDIAMO E CHIEDEREMO IN CONSIGLIO COMUNALE:

  • È stato redatto un “progetto di servizio” per l’appalto affidato? E se si, “quali prestazioni” comprende detto progetto?
  • “Come e chi ha fatto” la verifica circa “l’impossibilità oggettiva” di poter utilizzare le risorse umane disponibili al proprio interno, considerato che questo Ente ha un area tecnica formata da tre ripartizioni, con a capo un ingegnere e due architetti, oltre al personale assegnato?
  • E’ legittima la determina LL.PP. RG n.835 del 22.10.2025?
  • Su quale base è stato determinato “l’importo dell’affidamento” operato nei confronti del professionista selezionato?
  • Il tecnico esterno incaricato ha le “competenze per tutte le prestazioni oggetto della progettualità del PUG” o si prevede di effettuare “altri ed ulteriori affidamenti”? L’odierno stanziamento economico per l’incarico affidato è una “spesa definitiva e sufficiente” per la redazione del PUG, oppure si prevedono altre spese per altri incarichi diretti ad personam, con il rischio di incorrere nel ‘frazionamento artificioso vietato dalla legge” in quanto finalizzato a sforare la soglia minima consentita di 140.000,00 euro, in violazione dei principi di libera concorrenza, di trasparenza e di rotazione, ossia evitando la procedura di evidenza pubblica che richiede la consultazione di altri professionisti.

Ma soprattutto, qual è “l’idea di paese” che ha questa Amministrazione comunale?

Ad oggi quello che possiamo constatare è che questa A.C. spende ingenti somme per feste ed eventi, quando invece le precedenti amministrazioni con 1/3 della spesa avevano operato nel pieno rispetto delle aspettative della popolazione, con oculatezza e con la consapevolezza di avere gestito al meglio il danaro pubblico.

Sarà forse un retaggio della storia cha affonda le radici nelle vicende di alcuni imperatori che per cercare di conquistare il consenso organizzavano solo spettacoli; da quei tempi ad oggi la locuzione ‘panem et circenses’ è usata per fare luce sulle azzardate strategie di questo genere, di distrazione di massa, compiute per distogliere i cittadini dai problemi reali e indirizzare le loro attenzioni verso questioni marginali.

Come opposizione ci impegneremo a tenervi costantemente informati sugli sviluppi del progetto, che ad oggi sembra più che altro un ‘pastrocchio’, con l’unico obiettivo di gettare fumo negli occhi per confondere ancora una volta i cittadini.

I Consiglieri di Opposizione
LANDOLFO Giuseppe, CAPOCCIA Stefania, PALADINI Claudio,
MOGAVERO Laura, PRATO Katia

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