DETENUTI A LAVORO A TITOLO VOLONTARIO E GRATUITO

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IL COMUNE DI VEGLIE IMPEGNA LA SOMMA DI EURO 9.450,00 PER IL RIMBORSO SPESE AI LAVORATORI VOLONTARI

dalla Redazione di Veglie News

E’ stato pubblicato qualche giorno fa un articolo con il quale l’ex vice sindaco Francesco Milanese portava a conoscenza dei cittadini l’accordo siglato con il direttore della casa circondariale di Lecce, dott. Antonio Fullone (leggi articolo: www.veglienews.com/?p=1913  ).

Nulla in contrario sull’accordo siglato. C’è da dire anzi che è una buona opportunità sia per il reinserimento di quelle persone che hanno avuto sfortuna ma che hanno voglia di ricominciare, sia per il nostro comune che avrà la possibilità di risolvere qualche piccolo problema di manutenzione e tutela ambientale.

Quello di cui ci dispiace, e per il quale chiediamo al dott. Francesco Milanese delucidazioni più chiare sul caso in questione, è l’abitudine dei politici di dare le notizie sempre a metà e di sottolineare solo la cosa che fa bene alla loro immagine.

Abbiamo letto la copia della deliberazione della giunta comunale numero 65 del 03/05/2014, che alleghiamo di seguito, nella quale, tra le altre cose, si legge:

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CONSIDERATO CHE

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  • Il citato progetto si propone di creare un Sistema Integrato tra Ente Locale e Casa Circondariale che si prenda carico dell’intero percorso trattamentale dei detenuti, aumentando la sensibilizzazione territoriale sul tema della popolazione carceraria;
  • Le risorse quantificabili presumibilmente in € 9.450,00 trovano imputazione: – per le spese assicurative pari a € 450,00 e rimborso spese viaggio su apposito Capitolo che sarà previsto nell’esercizio finanziario 2014;

[ *** ]

DELIBERA

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  • DI PREVEDERE nell’esercizio finanziario 2014 apposito Capitolo per le spese relative a rimborso spese carburante;

[ *** ]

E successivamente nell’ “ACCORDO OPERATIVO per l’INSERIMENTO DI DETENUTI in ATTIVITA’ LAVORATIVE” allegato alla delibera tra le altre cose si legge:

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VISTA

La disponibilità avanzata dal Comune di coinvolgere nell’attività lavorativa ad essa demandata un numero massimo di 1/2 persone in stato di detenzione;

[ *** ]

LE PARTI CONVENGONO DI REALIZZARE LE AZIONI DELINEATE NEI SEGUENTI

ARTICOLI

ART. 1

OGGETTO

Il presente accordo ha per oggetto l’attivazione di percorsi lavorativi esterni a titolo gratuito e volontario, in progetti di pubblica utilità in favore della collettività, effettuati da un numero massimo di cinque soggetti per la durata di dodici mesi eventualmente prorogabili a condizione di ulteriore disponibilità economica accertata.

ART. 2

IMPEGNI TRA LE PARTI

Il Comune di si impegna:

1. A far svolgere ai detenuti inseriti nel progetto, secondo le modalità che verranno loro impartite dal personale tecnico comunale con il seguente orario di lavoro: dalle 07.30 alle 13.30 – dal lunedì al sabato (festivi esclusi):

– attività lavorative di manutenzione delle strade comunali, del verde pubblico, degli immobili comunali e degli edifici scolastici;

– attività di bonifica delle discariche abusive sparse sul territorio comunale.

[ *** ]

6. A prevedere a titolo di rimborso spese pari a Euro 10,00 giornaliere (trecento/00) per ciascun detenuto, versando il complessivo importo sul conto corrente postale codice Iban IT 61 S 07601 16000 000012134730 intestato alla “Direzione Stabilimenti carcerari Lecce” con indicazione del nominativo del beneficiario e della motivazione dell’accredito.

7. A provvedere alla copertura dei rischi per infortuni sul lavoro attraverso la stipula di polizza assicurativa presso l’INAIL.

[ *** ]

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(  >>> SCARICA QUI LA DELIBERA COMPLETA >>> )

Alla luce di questi punti, e dato atto comunque dei benefici che arriveranno al comune dal suddetto accordo, non sarebbe stato più trasparente spiegare ai cittadini il costo di questa operazione pur considerando tuttavia che è minore del valore dei vantaggi che ne trarrà il comune?

Un ultimo dubbio e poi lascio la parola al dott. Milanese. Dieci euro al giorno come rimborso spese effettivamente sono poche, ma avrebbero potuto far comodo a qualche vegliese che non ha di che mangiare se si fosse riusciti a impegnarli in un progetto simile rivolto ai bisognosi non per forza detenuti?

Sono certo che il dott. Milanese è a conoscenza della stima che ho nei suoi confronti e spero che capirà che questa lettera,  e questo caso in particolare, sono solo uno spunto e uno stimolo per abituarci a dialogare e a chiedere chiarimenti ai politici che guidano e/o guideranno il nostro Paese.

Con stima

Fernando Leardi

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