Il Comune di Veglie revoca il bando di gara per la mensa e inserisce nuovi criteri. I genitori della Commissione Mensa esprimono osservazioni al riguardo

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I Genitori della Commissione Mensa del Comune di Veglie esprimono  perplessità sul gestione del caso mensa

NOTA DELLA REDAZIONE: Il Comune di Veglie con la deliberazione di Giunta Comunale n. 139 del 01/08/2025, dopo tutte le valutazioni del caso e a seguito anche degli ultimi fatti di cronaca riguardanti la ditta che gestisce la mensa scolastica del Comune di Veglie oltre ad altri comuni salentini, “DELIBERA di revocare, ai sensi dell’art. 21-quinquies della L. 7 agosto 1990, n. 241, e in ossequio ai principi di buon andamento e imparzialità della Pubblica Amministrazione di cui all’art. 97 della Costituzione, la propria Delibera G.C. n. 119 del 18/06/2025 di approvazione del Progetto di Organizzazione del servizio di refezione scolastica del Comune di Veglie – AA.SS. 2025/2026 – 2027/2028 e del Capitolato Speciale d’Appalto, e di demandare alla competente Responsabile di Settore la revisione della documentazione di gara per l’affidamento del servizio di refezione scolastica in favore degli alunni frequentanti la scuola dell’infanzia statale e la scuola primaria a tempo pieno del Comune di Veglie, per anni 3 – periodo AA.SS. 2025/2026 – 2027/2028, al fine del suo adeguamento in senso maggiormente ampliativo della platea di concorrenti, pur assicurando la partecipazione di soggetti altamente qualificati, che offrano garanzie di professionalità, affidabilità e integrità morale.”

A seguito di questa Delibera, i genitori componenti la Commissione Mensa inviano una lettera nella quale esprimono le loro osservazioni riguardo alla problematica che ruota attorno alla gestione della Mensa Scolastica facendo un riepilogo dei fatti accaduti negli ultimi anni.

Di seguito il testo integrale della lettera dei genitori della Commissione Mesa del Conune di Veglie:

* * *

Cari genitori, vi inoltriamo la delibera di Giunta ricevuta dalla Sindaca subito dopo la riunione di maggioranza del 01/08/25  con cui di fatto si revoca il bando di gara precedentemente indetto, e si esclude La Fenice.

>>>Delibera Giunta n. 139 del 01/08/25

Permetteteci di dire che si tratta semplicemente di un atto dovuto.

Questo un nostro pensiero rivolto alla nostra Sindaca:

Sarebbe bastata un po’ di umiltà, da parte di qualcuno di voi in Giunta, per accettare qualche consiglio da noi semplici genitori.

Di seguito Le riassumiamo ciò che già a maggio era noto e che avrebbe inevitabilmente condizionato negativamente l’esito della gara:

  • 15 km di distanza dal centro cottura erano troppo pochi, soprattutto considerando che tutta la provincia sapeva che La Fenice aveva investito in un nuovo centro cottura di prossima apertura a Veglie. Ci chiediamo: lei lo sapeva? Il resto del mondo, sì.
  • I valori richiesti di fatturato pregresso erano troppo alti, tanto da non lasciare spazio a una eventuale piccola azienda locale o cooperativa sociale per poter partecipare.

È evidente ormai a tutti la necessità di pensare a un concetto di mensa molto più locale, più genuino, più vicino alle famiglie, che coinvolga il territorio e le aziende agricole, con programmi di educazione alimentare per i bambini, i docenti e i genitori.

Serve più consapevolezza del valore del cibo.

(Le faremo recapitare un libro sulle mense migliori d’Italia che abbiamo letto questo inverno).

Avevamo anche suggerito di fare una gara veloce, o un affidamento diretto per un solo anno, in modo da avere il tempo di organizzare tutto al meglio, chiarirsi le idee, provare a sviluppare una visione comune, consultare aziende sane e serie che offrono servizi di consulenza per come migliorare mense scolastiche, capire come sfruttare al meglio il progetto del nuovo centro cottura comunale previsto in via della Pace.

Invece no: ancora una volta, in fretta e furia, si è voluto fare un bando da 5 anni, con il serio rischio (ci risulta che alla chiusura del termine risultasse solo la stessa ditta) che lo vincesse di nuovo la stessa ditta, così l’avremmo avuta per altri 5 anni.

Avete mai pensato a quanto sarebbe stato utile per tutti, se invece di chiudervi in modo arrogante tra di voi, vi foste aperti ai suggerimenti, aveste dato ascolto ai messaggi preoccupati che arrivavano da genitori e cittadini?

 Magari tutto questo si sarebbe potuto evitare, e sareste stati capaci davvero di fare la differenza rispetto al passato!

 Ma proseguiamo.

 Nel febbraio 2025 avevamo anche proposto:

“Perché non aspettiamo che sia pronto il nuovo centro cottura comunale di via della Pace?”, così da poter dare spazio ad altre ditte.

La risposta del vostro assessore al ramo (che peraltro è strategicamente sempre assente quando si parla di mensa , anche durante la Giunta di ieri mattina alle 8:00) fu, in quel caso, sibillina ma significativa:

“No no, sarà troppo piccolo per soddisfare tutte le scuole di Veglie. Nu bucu ete!”

Avere un centro cottura comunale, può davvero rappresentare un valore aggiunto e un punto di svolta per la questione mensa, ma va da sé che la volontà degli amministratori debba andare necessariamente nella direzione di ottimizzare il servizio e la qualità…. se invece si resta ancorati a dinamiche di tutela di altri equilibri, volti a mantenere lo status quo, il rischio è che ci ritroveremo di fronte all’ennesimo spreco di risorse pubbliche.

Data la risposta del vostro assessore, però ci fu subito chiaro da che parte tirava il vento.

Sarebbe bastato fidarsi un po’ dei genitori, che nei due mesi precedenti avevano fatto un lavoraccio: controlli serrati e relazioni accurate.

Perché non avete ritenuto necessario informare la cittadinanza di quanto emerso il 22 maggio, durante una riunione ufficiale, grazie a una relazione di 45 pagine in PowerPoint che dimostrava tutto lo scempio che avevamo riscontrato durante i controlli effettuati?

Non ritenete irrispettoso non riconoscere il lavoro di tanti genitori?

Ogni altra amministrazione ne sarebbe stata orgogliosa.

(Ci hanno persino contattati da Comuni limitrofi, per portare come esempio il lavoro fatto sugli sprechi alimentari — che in alcuni casi a Veglie superano il 60%, da paura.) si allega un esempio di una classe.

>>>Esempio di spreco alimentare

Invece no: ci avete fatto quasi sentire in colpa, come se stessimo controllando troppo.

(Si coglie l’occasione per ricordarvi quanto sia urgente eliminare il limite di due controlli al mese nel regolamento della Commissione, limite introdotto proprio da questa maggioranza).

Ci è stato detto che stavamo andando oltre il nostro ruolo…

Ad oggi diciamo: per fortuna lo abbiamo fatto!

Dopo il 22 maggio, avreste dovuto solo concentrarvi sul dare supporto legale e operativo alla nuova responsabile, per applicare le penali sulla miriade di contestazioni da noi rilevate.

Penali che alleghiamo a questo intervento.

In questo modo, non avreste rendicontato migliaia e migliaia di euro alla ditta.

Le penali previste dal capitolato sono pesanti per ogni singola infrazione.

Se fossero state applicate, avrebbero portato all’esclusione della ditta dal futuro appalto.

Ma forse, qualcuno non lo voleva, viste le circostanze…

…visto l’investimento della “povera ditta” nel nuovo centro cottura.

Adesso spero che finalmente teniate in conto almeno alcuni tra i tanti consigli che vi sono arrivati dai genitori… ma non siamo certi che accadrà.

Chiediamo riscontro formale, entro e non oltre il giorno 8 agosto, alle numerose richieste protocollate dalla Commissione Mensa negli ultimi mesi. Lo facciamo pubblicamente, poiché sembra evidente che con le richieste inviate via email non andate molto d’accordo.

In particolare, si sollecita risposta in merito alla seguente (naturalmente anche a tutte le altre inviate)  documentazione, di cui ad oggi non risulta pervenuto alcun riscontro:

  • Tutte le bolle di consegna, le certificazioni e la documentazione delle derrate alimentari utilizzate per la preparazione dei pasti scolastici relativi all’intero ultimo triennio di appalto (2022–2025);
  • Considerato che l’appalto attuale riprendeva integralmente quello del triennio precedente (2019–2022), si ritiene doveroso, in un’ottica di trasparenza verso la comunità, verificare anche la documentazione relativa al periodo precedente, trattandosi di atti pubblici;
  • Tutta la documentazione relativa ai controlli effettuati dall’Amministrazione comunale nel triennio 2022–2025, inclusi verbali e penalità eventualmente comminate alla ditta appaltatrice. Anche in questo caso si chiede analogo riscontro per il triennio precedente, per le medesime ragioni di trasparenza;
  • Dettaglio delle penalità applicate a seguito delle contestazioni protocollate dalla Commissione Mensa nel 2024, nonché degli eventuali provvedimenti e penalità riferite alle segnalazioni ufficiali e ai verbali della Commissione nel 2025;

In merito alla vicenda dell’olio rabboccato, segnalata ufficialmente dalla Commissione Mensa nel febbraio 2024, si chiede:

  • Di conoscere quali azioni siano state effettivamente intraprese dall’Amministrazione;
  • Di chiarire quale sia stato l’esito dei colloqui con l’assessore competente, che – secondo quanto dichiarato verbalmente ad alcuni noi membri della Commissione – aveva assunto l’impegno personale di contattare il signor Gatto, referente della ditta La Fenice, per chiarire e risolvere la questione del rabbocco dell’olio, pratica vietata dalle normative. In quella stessa occasione, l’assessore dichiarò anche di voler verificare meglio la qualità delle derrate alimentari consegnate a Veglie e pretendere dalla ditta miglior qualità (anche se ribadiva come un mantra la domanda “come mai le maestre si lamentano tanto della qualità del cibo, se poi mangiano ogni giorno anche più del dovuto?”)
  • Di fornire copia di eventuali verbali, note interne o provvedimenti adottati a seguito della segnalazione;

Per concludere, cogliamo l’occasione, cara Sindaca, per chiederLe — in nome delle famiglie vegliesi — di nominare un tecnico assessore esterno, esperto in scuola, mense e benessere dei bambini.

Purtroppo oggi la comunità vegliese non si sente tutelata.

A questo punto, Le auguriamo un buon inizio di agosto.

Precisazioni doverose della Commissione Mensa di Veglie

Dopo il nostro comunicato ufficiale rivolto alla cittadinanza vegliese, abbiamo letto alcuni commenti apparsi sui social.

Tra questi, qualcuno ha sostenuto che le nostre richieste e prese di posizione sarebbero arrivate “solo dopo” l’indagine della Guardia di Finanza.

Ci permettiamo di dire che questa osservazione dimostra una certa superficialità nel leggere e comprendere i contenuti diffusi.

Era chiaramente scritto che le nostre richieste erano già state presentate in forma ufficiale nei mesi precedenti, e che le segnalazioni sui problemi della mensa risalgono addirittura agli anni passati.

Con forza, l’attuale Commissione Mensa aveva chiesto le penali, la risoluzione del contratto e l’esclusione dal futuro appalto.

 Un appello alla partecipazione

Chiediamo quindi a tutti di moderare i toni, soprattutto verso quei genitori che hanno finalmente avuto il coraggio di esporsi, firmare documenti, protocollare atti, lavorare giorno e notte solo per migliorare la mensa dei bambini.

Anzi, vedetela finalmente come un’occasione per alzare la voce, partecipare alle riunioni, creare comitati genitori, pretendere spazi pubblici dove poterci incontrare, partecipare e firmare le varie raccolte firme che si fanno.

Lo fate per il bene e il futuro di tutti i bambini vegliesi. Svegliatevi!!

Abbiamo letto anche un commento che affermava:

“Io mi fido solo di una sola componente della Commissione.”

A questo rispondiamo con sincerità:

È vero, forse non tutti i 14 componenti genitori hanno avuto lo stesso tempo o possibilità di impegnarsi, ma si è formato uno zoccolo duro di genitori consapevoli, che hanno dedicato tempo, energie e competenze unicamente per il bene dei bambini di Veglie.

Questo è un dato di fatto che ci teniamo a sottolineare con forza.

Non permettiamo strumentalizzazioni: non abbiamo ambizioni politiche.

Grazie a Dio, ognuno di noi non ha bisogno del compenso che danno quelle poltrone alle quali sono tutti molto attaccati.

Noi, prima di aumentare qualsiasi costo per le famiglie vegliesi, avremmo rinunciato allo stipendio previsto per assessori e sindaco.

Andiamo oltre: vi chiediamo di aiutare questi genitori, sostenerli, perché non è semplice sopportare tutte le pressioni di questi giorni.

Ma ringraziamo anche tutti i centinaia di genitori che ci stanno inviando messaggi di sostegno: ne abbiamo bisogno.

Una questione che merita attenzione

L’assessore al bilancio, nonché vicesindaco, già noto per aver sostenuto l’aumento della tariffa mensa, in un consiglio comunale ha proposto di “andare a vedere chi ha fatto ricorso” all’aumento, insinuando che a opporsi siano stati solo i “ricchi di Veglie”.

Rispondiamo senza polemica, ma con determinazione:

Forse ricchi sì, ma di neuroni, e soprattutto di umiltà, che a quanto pare voi avete perso.

Chi ha fatto ricorso non lo ha fatto per difendere il proprio portafogli, ma per denunciare l’assurdità di un aumento applicato su un servizio che da anni presentava gravissime criticità.

Inoltre il ricorso è stato fatto anche per quelle famiglie che si erano rivolte a noi perché non potevano permettersi di sostenerne i costi.

E la cosa che più deve far paura alla comunità è che tanti genitori non hanno voluto esporsi con il ricorso per paura di ritorsioni da parte dell’amministrazione.

Questo deve far riflettere molto.

Non è l’aumento in sé il problema.

Si può anche parlare di aumenti. Ma prima si migliorano i servizi. Solo dopo si parla di costi.

Questo principio vale in ogni campo, tanto più quando si parla di servizi pubblici destinati ai bambini.

 Il vero problema: i costi del trasporto

Se l’assessore è davvero così attento ai conti pubblici, gli suggeriamo di cercare il vero problema nei costi del trasporto scolastico, che risultano eccessivi e mal distribuiti.

L’assessore ha giustificato l’aumento mensa dicendo che “i costi del trasporto sono troppo alti e quindi si devono coprire con i fondi della refezione”.

Questa logica non ci convince affatto.

I conti si fanno applicando le regole, non spostando i soldi da un servizio all’altro, a danno dei bambini.

Oppure il vero problema non si vuole affrontare, visto che il servizio dei trasporti scolastici è gestito anch’esso dalla famosa ditta La Fenice?

Noi gli consigliamo di analizzare i costi che vengono corrisposti alla ditta per questo servizio: in nessun altro comune vengono remunerati con quei parametri.

Secondo noi, può iniziare da lì a fare economia per il paese.

Allora le penali?

Ecco il punto centrale:

Se l’amministrazione avesse applicato le penali previste dal capitolato ogni volta che sono state riscontrate violazioni, avrebbe recuperato migliaia di euro ogni mese.

Alleghiamo a questo comunicato la tabella ufficiale delle penali:

Per ogni violazione, si può arrivare a una sanzione fino a 10.000 euro.

E le violazioni sono state numerose, continue e documentate.

Allora, invece di fossilizzarsi sulle ipotetiche famiglie“ricche” perché non si vanno a recuperare risorse dove davvero si può e si deve?

In questo modo si sarebbero potuti evitare gli aumenti per tutte le famiglie.

Una promessa dimenticata

Ricordiamo, inoltre, che proprio l’assessore al bilancio, quando era all’opposizione, aveva contestato apertamente la gestione della mensa, chiedendo anche lui la famosa relazione tecnica, che una volta eletto si era impegnato a consegnare alla Commissione Mensa.

Quella promessa non è mai stata mantenuta.

Ci risulta anche che il vicesindaco sposi molto le idee della sinistra e dei sindacati.

Come mai allora non prende a cuore la questione delle lavoratrici vegliesi impiegate dalla ditta in questione, che da anni lamentano di essere sistematicamente sotto organico e mal retribuite rispetto al carico di lavoro reale?

Questo è un tema che non può essere ignorato. Non lo può ignorare un’amministrazione che si dice attenta ai diritti dei lavoratori. Queste mamme hanno bisogno di ascolto. Fatelo!

E aggiungiamo un richiamo importante:

Prima di autorizzare il pagamento delle fatture mensili alla ditta appaltatrice, è obbligatorio verificare che siano stati rispettati tutti i parametri previsti dal capitolato d’appalto e dalle normative vigenti.

Non è solo una questione etica.

È un dovere giuridico e amministrativo.

ALTRI DOCUMENTI:

>>>OFFERTA TECNICA LA FENICE

Un caro saluto,
Dei semplici e umili genitori componenti della Commissione Mensa
Alessandra, Arianna, Chiara, Daniela, Fabrizio, Gianluca, Giovanni,
Ilario, Marco, Mirko, Ornella, Salvatore, Silvia,Tonio.

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