“La minoranza consiliare chiede che il Comune abbandoni le misure simboliche e tardive, attui interventi strutturali per garantire pulizia, decoro urbano e rispetto delle regole.”
Comunicato del capogruppo di opposizione Francesco Schito:
Porto Cesareo, 16 luglio 2025 – Con l’arrivo dell’estate, a Porto Cesareo si ripresenta puntualmente il grave problema dell’abbandono scorretto dei rifiuti. La situazione è sotto gli occhi di tutti: rifiuti lasciati sulla spiaggia pubblica, lungo i cigli delle strade, sui marciapiedi, nei cestini troppo piccoli e perfino in aree naturali. Il fenomeno non è casuale né sporadico, ma sistematico: c’è chi lascia i propri rifiuti durante una giornata al mare, e chi si muove deliberatamente – a piedi, in bicicletta o in auto – per disfarsene in modo illecito, a qualsiasi ora del giorno e della sera. Si inizia già maggio svuotando le case di rifiuti ingombranti e il picco si registra da giugno fino alla fine di settembre.
“Gli incivili vanno ripresi e sanzionati, ma le risorse sono palesemente insufficienti”, dichiara il capogruppo di opposizione Schito.
“Infatti, uno degli strumenti chiave per contrastare il fenomeno sarebbe il ricorso agli ispettori ambientali, figure abilitate ad accertare e multare comportamenti illeciti. Tuttavia, i numeri destano preoccupazione: appena 30mila euro stanziati e solo 18 nomine nominate per un anno e durante la stagione già iniziata (4 luglio).
Ci chiediamo come possa essere sufficiente un impegno economico e operativo così limitato per fronteggiare un problema così diffuso. Le risorse sono chiaramente inadeguate per un territorio vasto e fortemente frequentato durante i mesi estivi”, prosegue Schito.
“Da anni chiediamo il potenziamento reale di questo servizio: più fondi, più ispettori, per più controlli. Questo sarà un punto centrale del nostro programma per la prossima stagione estiva, perché Porto Cesareo merita più controllo e più tutela ambientale.
Si segnala che l’“esercito” delle fototrappole è costituito solo da 3 fototrappole noleggiate a 10mila euro per 6 mesi e 1 sola fototrappola di proprietà!
E poi solo in data 11 luglio si è affidato lo svuotamento serale extra dei cestini piccoli urbani (quelli grigi e colorati), al costo aggiuntivo di altri 43mila euro di soldi pubblici.
Infine, il servizio di rilevazione immobili paganti la TARI per contrastare gli evasori, cha ha fruttato per 300 immobili (controllati in zona Punta Prosciutto) ben +26mila euro e +5mila euro a regime ogni anno, si è incredibilmente interrotto da 2 anni!
Così si è pianificato di affrontare questo problema? E’ evidente che, dopo 5 anni al governo, c’è un piano di contrasto molto debole di cui è responsabile chi sta governando!” – conclude il capogruppo di opposizione, Francesco Schito.
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