Giovanni Parente invita i consiglieri comunali a rinunciare all’indennità di carica in favore di chi ha bisogno in questo periodo di emergenza

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Lettera di Giovanni Parente ai signori Consiglieri Comunali, al signor Sindaco e alla Giunta Del Comune di Veglie

 

VEGLIE – Ho letto, con estremo interesse sui social, la lettera inviata da “Alcuni Consiglieri Comunali di Veglie”, in data 28/03/2020, al Sindaco Dott. Claudio Paladini, avente all’oggetto: “Emergenza coronavirus COVID-19.

Nella missiva sono presentate proposte e “azioni in aiuto della comunità vegliese” e, devo dire che, pur non entrando nel merito dei 5 punti esposti, ne condivido quasi interamente l’impostazione.

Condivido anche la risposta che il Sindaco ha fornito alla lettera dei consiglieri sia nel metodo che nel merito, poiché ha manifestato la disponibilità al dialogo e al confronto.

Ciò premesso, considerato il momento particolarmente delicato e difficile che l’intero paese sta attraversando, al fine di contribuire fattivamente ad atti di solidarietà, ai quali tutti siamo chiamati a partecipare, vista la straordinaria gara di partecipazione e di generosità dimostrata da tantissimi cittadini e numerose associazioni, m’inserisco nel dibattito e mi permetto di sottoporre alla vostra attenzione quanto hanno adottato molte amministrazioni comunali dei comuni vicini, ultima in ordine di tempo quella del comune di Nardò.

Si tratta di atti deliberativi con i quali si rinuncia all’indennità di carica per destinare tali risorse in favore dei bisogni dei concittadini maggiormente in difficoltà.

Sono consapevole che le somme recuperate dalla rinuncia dell’indennità e versate in questo fondo di sostegno ai bisogni dei concittadini non rappresentino la risoluzione dei problemi dei meno abbienti, ma tale atto politico sarebbe un segnale di condivisione e di vicinanza dell’Istituzione locale verso quelle famiglie che, in questo brutto periodo, hanno maggiormente bisogno di attenzione.

V’invito, pertanto, a considerare tale proposta come uno dei tentativi di rafforzamento della coesione sociale, necessaria in un momento nel quale potrebbe venire meno il senso di appartenenza e lacerarsi quella convivenza civile che caratterizza il nostro stare insieme.

Veglie 01/04/2020

Per. Agr. Giovanni Parente

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