P. Calcagnile: «Bisogna salvare gli ulivi non estirparli»

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Lettera del dr. Pietro Calcagnile per salvare gli alberi d’ulivo colpiti da xylella fastidiosa

VEGLIE – Con una lettera  inviata Al Presidente del Consiglio dei Ministri prof. Giuseppe Conte, Al Ministro dell’Agricoltura  sen. Gian Marco Centinaio, Al Ministro dell’Interno sen. Matteo Salvini, Al Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali on. Luigi Di Maio, Al Ministro del Sud sen. Barbara Lezzi, Ai Parlamentari 5 stelle della Regione Puglia, Ai Consiglieri regionali 5 stelle della Regione Puglia, Al Presidente della Regione Puglia, Agli Assessori regionali della Regione Puglia, il dr. Pietro Calcagnile chiede di salvare gli alberi di ulivo anziché estirparli.

Di seguito il testo integrale della lettera:

Bisogna salvare gli ulivi non estirparli

Il ministro dell’Agricoltura sen. Gian Marco Centinaio insiste nell’introdurre misure restrittive come il carcere per gli agricoltori che si rifiutano di estirpare gli alberi d’ulivo infetti da xylella fastidiosa. Però questa volta addebita il provvedimento agli assessori regionali della Regione Puglia che gli hanno dato carta bianca, almeno così ho letto su un quotidiano locale in data odierna.

Un uomo del nord non conosce l’ulivo, non sa che se un ulivo viene bruciato da un fulmine riesce a risorgere dalle sue radici che sono ben radicate nel terreno.

Rinascita di un albero colpito da un fulmine

Perciò, se un ulivo viene colpito dalla malattia può essere tagliato e poi se necessario si possono innestare successivamente i polloni, che nasceranno rigogliosi dal tronco oppure dalle radici, con una qualità di ulivo che resiste alla malattia come la xylella fastidiosa.

Sicuramente, se lo Stato vuole estirpare gli alberi infetti con spese a carico dell’olivicoltore gli  deve riconoscere almeno 1000 euro per ogni albero estirpato altrimenti che lo faccia a proprie spese: un olivicoltore in galera costa di più !

Si ringrazia per la cortese attenzione e si resta in attesa di comunicazioni al riguardo nei tempi previsti dalla legge 241/90.

7 Febbraio 2019

dr. Pietro CALCAGNILE

 

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