Mino Mattia: «Distribuire i meriti ed essere capro espiatorio dei fallimenti dei propri collaboratori»

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Considerazioni di Mino Mattia sul lavoro di squadra

«Distribuire i meriti ed essere capro espiatorio dei fallimenti dei propri collaboratori»

VEGLIE – Da alcune decine d’anni ricopro ruoli di responsabilità in ambienti lavorativi complessi, non è mio costume parlarne se non espressamente richiesto.

La massima che dà il titolo a questa lettera è il mio modo di intendere e vivere la “squadra”, è la forza coagulante del gruppo, è la certezza di essere supportati e supportare al bisogno.

Ho avuto modo di guidare e coinvolgere migliaia di persone, alcune centinaia direttamente sotto la mia responsabilità, decisioni importanti e da prendere in fretta, scelte coraggiose, sensate e mirate che hanno salvato vite tra cui la mia.

Merito della squadra quando tutto va bene, demerito mio quando i miei collaboratori sbagliano.

Sempre stato cosi, come per una squadra di calcio, e le mie squadre lo hanno sempre saputo, hanno sempre avuto la consapevolezza di essere “protetti” e di ricevere “pubblici elogi” all’occorrenza.

Poi a porte chiuse il discorso può cambiare, anzi cambia… a porte chiuse decifriamo gli errori, facciamo chiarezza, volano parole grosse e occhiate di fuoco, ma a porte chiuse.

Nessuno verrà mai umiliato per un errore sul lavoro, nessuno deve essere mortificato davanti al gruppo di colleghi, amici, conoscenti. Nessuno pero sarà mai esente dalle critiche e dai rimproveri se si commette un errore, nessuno prenderà meriti non suoi o addosserà colpe proprie ad altri, tutti coloro che hanno lavorato e lavorano con me lo sanno perfettamente.

Ma non sono un’eccezione, la cultura della “squadra” in alcuni ambienti è pregnante e formativa, indispensabile e assoluta.

In alcuni ambienti, certo.

Nel lontano 2006 venne approvato il Regolamento Europeo denominato REACH, acronimo di “Registration, Evaluation, Authorisation and Restrict of Chemicals”, nel 2008 invece venne approvato il Regolamento denominato CLP, acronimo di Classification, Labelling and Packaging”, applicativo del REACH.

Più di dieci anni fa eravamo pionieri, ho partecipato a numerosi gruppi di lavoro internazionali, un lavoro durato anni, investimenti per milioni e milioni di euro, giornate e nottate passate insonni per rispettare i tempi. Un lavoro immenso e meraviglioso, senza furbizie nè artifici, tutto alla luce del sole.

Nel mio curriculum on line è tutto verificabile.

Poi venne il tempo dell’applicazione e proposi la mia consulenza “gratuita” per meeting informativi al comune di Veglie, era mia intenzione coinvolgere artigiani, professionisti e comuni cittadini, cosa che è rimasta nell’interesse pubblico solo via e-mail.

Qualcuno mi disse: “ma come, proponi una sessione informativa GRATUITA?”, il problema sembrava essere quello…

In seguito però fui contattato da un dirigente scolastico sempre a Veglie, e parlai dei regolamenti in tre classi di 5ª, attingendo dai miei giorni di ferie…

“Venga in palestra un giorno, la prego, il suo lavoro è qualcosa di eccezionale e vorrei lo divulgasse anche ai docenti”.

E in effetti trovai la palestra del plesso “Marconi” piena all’inverosimile.

Le mie slide, i video animati,  gli esempi per rendere comprensibile una materia ostica, le mille domande dei presenti, tornai a casa felice e soddisfatto, nessuno aveva sbadigliato e per un “docente facilitatore” è fondamentale.

È qualcosa di meraviglioso vedere e godere del frutto del proprio lavoro.

Ma non proverei mai a fare una sessione formativa\informativa sulla chirurgia o sulla panificazione, su come tirar su un muro o rattoppare un paio di pantaloni. Io parlo esclusivamete di cio che conosco bene, di cio che vivo e studio, di cio che sento di poter parlare.

Non smetterò mai di farne uno stile di Vita e cercherò di trasmetterlo a tutti coloro che avrò il piacere di avere affianco, nella vita e sul lavoro.

Sicurezza, Salute e Ambiente nascono e crescono da convinzioni e studio continuo, da applicazione e dedizione, per tutto il resto c’è wikipedia e le dispense altrui.

E tutti possiamo sentirci medici, chimici, muratori, pasticcieri ed insegnanti.

Gran bella cosa internet e la multimedialità.

Mino Mattia

21 Dicembre 2019

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