MINO MATTIA: «IL VECCHIO E LA BAMBINA»

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Mino Mattia, Riflessioni dal Congo: L’amore che offende gli uomini e gli italiani

BRAZZAVILLE (Repubblica del Congo) – Qualche giorno fa ho assistito ad una di quelle scene che riconcialiano col mondo, con la vita frenetica, con l’arrivismo e l’esasperazione.

Una scena d’amore, quelle che tolgono il fiato e danno speranza.

A bordo piscina c’erano loro, due persone innamorate e orgogliose, due persone che non facevano mistero della loro passione e della loro consapevolezza.

Lui bellissimo, grasso e senza capelli, collana con una grossa croce, unto quanto basta, occhi spiritati, occhi prensili direi.

Sessantacinque anni almeno, portati male cosi come portato male é il suo corpo, ma l’amore non ha età e guarda oltre.

Lei non piu di sedici anni, fisico statuario e meraviglioso, una dea nera di giallo vestita, o meglio, svestita.

Il vecchio e la bambina.

Lui ovviamente italiano, sicuramente benestante, sicuramente attivo nel corpo e nella mente.

Lei ovviamente congolese, sicuramente povera, sicuramente innamorata di quell’uomo dalle forme sgraziate e fuori dagli standard di bellezza.

L’amore fà, l’amore puo, l’amore lo senti nell’aria, l’amore lo vedi in quella mano di lui che sfiora, palpa, stringe, conquista, brama, sbava su ogni centimetro della pelle nera della ragazzina.

Bello davvero l’amore, quello che costa appena dieci euro ed una cena, quello che non chiede impegni, quello che non costringe a scelte, quello che con una bella macchina sei già l’amore di cento ragazzine in cerca di un pasto e qualcosa da far mangiare alla famiglia.

E noi italiani siamo i migliori amatori, quelli virili e dotati, quelli che non badano a spese e sono pronti ad affrontare le malattie.

Noi italiani non vogliamo gli stranieri e le straniere ma ci innamoriamo delle prostitute lungo le statali e facciamo i viaggi per conquistare ed essere conquistati, siamo fatti cosi.

Noi italiani brava gente.

Ho osservato, con discrezione, non ho visto i documenti della ragazzina ma l’età era quella, anno in più, anno in meno. Ho provato vergogna per quell’uomo, ho provato vergogna per me stesso, ho provato vergogna del colore della mia pelle mentre i camerieri passavano e assistevano alla scena.

Avrei voluto urlare “io non sono come lui”, mica siamo tutti cosi avvezzi all’amore noi italiani.

Qualche mese fa invece un’altra scena ancora piu toccante, ancora piu emozionante, ancora piu devastante… un altro connazionale fiero di aiutare due poveri ragazzini di strada.

Altro posto, diversa situazione, stesso amore.

Quando però ci vede, il settantenne innamorato dei bambini ci viene incontro e, quasi a renderci partecipi, ci dice “non è come voi pensate, offro loro solo il pranzo e poi li accompagno a casa”.

A casa, in Congo, è un eufemismo.

Allora divento, diventiamo cattivi, io e i miei tre colleghi.

Siamo gelosi di quell’amore, siamo stupefatti dall’evidenza, siamo oltraggiati come Uomini e come italiani.

Perchè noi non riusciamo ad amare cosi? Perchè mai non riusciamo a comprare l’amore ma dobbiamo sudarcelo e conquistarcelo ogni giorno? Perchè siamo cosi idioti e fuori moda?

Il settantenne innamorato dei bambini nota il mio prendere una bottiglia per il collo, nota il mio sguardo di disprezzo, nota le mani tese dei miei amici, allora saluta i bambini e li manda via, e si avvicina a noi con tremore e mansuetidine, gli chiediamo:

– «Quando hai il volo di rientro in italia?»

– «Fra cinque giorni, la mia famiglia e i miei nipotini mi aspettano»

«Anticipa o aspetteranno invano», dico con voce metallica

Noi italiani siamo gente semplice ed intelligente e le cose le capiamo al volo.

«Non chiamate la polizia, vi prego…»

«Polizia? Non ci abbiamo pensato nemmeno per un istante…»

«Parto subito, giuro…»

«E vedi di non tornare, vedi di stare a casa, lontano anche dai tuoi nipotini…»

La nostra capacità di amare è variegata, è personale, c’è chi ama comprando l’amore di una sedicenne in difficoltà e chi predilige l’amore pericoloso di un bambino inerme.

Bello l’amore, anche quello violento che si puo dimostrare minacciando o brandendo una bottiglia di vetro.

L’amore per la vita e la dignità, l’amore per il rispetto, l’amore per i bambini e le donne, l’Amore quello con la A maiuscola.
Non ho paura di nulla, o meglio ho paura di pochissime cose, ma quel tipo di amore mi terrorizza.

E posso diventare cattivo.

Ma non farò mai finta di niente, non volterò mai lo sguardo, italiani innamorati in giro per il mondo… sappiatelo.

Mino Mattia

26 Novembre 2019

 

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