Pietro Calcagnile: «Richiesta di chiarimenti al Commissario Europeo riguardanti il progetto Porsche di ampliamento della pista di Nardò»

0
1049

Il dott. Pietro Calcagnile scrive

Al Commissario Virginijus SINKEVICIUS
della Commissione europea per l’ambiente, gli oceani e la pesca – Bruxelles

Al Ministero della transizione ecologica – Roma

Alla Direzione generale attività europea ed internazionale (AEI)

Alla Div. I -Cooperazione internazionale ambientale

Alla Div.II -Affari europei in materia ambientale

Alla Div.III-strategie internazionali per lo sviluppo sostenibile e il clima

 Lettera del dott. Pietro Calcagnile:

Richiesta di ulteriori chiarimenti del Commissario europeo Virginijus SINKEVICIUS del 15 dicembre 2023 a seguito della interrogazione della parlamentare europea Rosa D’Amato n. E.003205/2023 del 27.10.2023 riguardante il progetto Porsche di ampliamento della pista di Nardò su area SIC

Premesso che:

Nel 2012 la società tedesca Porsche acquistò la pista automobilistica in territorio del Comune di Nardò, ex proprietà FIAT che l’aveva realizzata nel 1975.

Nel 2014 la società tedesca presentò alla Regione Puglia un progetto di ampliamento del costo di 60 milioni di euro per la costruzione di 2 nuove piste.

Il presidente della Regione Puglia Niki Vendola era d’accordo all’ampliamento della pista a condizione che non si toccasse l’ambiente anche perché la foresta dell’arneo di circa 200 ha era stata riconosciuta zona di interesse comunitario nell’anno 2000.

Nel 2015 c’era stata una consultazione elettorale e fu eletto presidente della Regione Puglia Michele Emiliano.

Nel 2017 la Regione Puglia approvò la legge regionale n. 28  sulla trasparenza però la stessa legge prevedeva che non si applicasse per la realizzazione di opere superiori a 50 milioni.

Sempre nel 2017 la Regione Puglia approvò la legge regionale n. 41 del 2 novembre 2017 della nascita dell’agenzia regionale strategica per lo sviluppo ecosostenibile del territorio ASSET.

Da notare che la legge 16-3-2001 n. 108 sulla trasparenza che a sua volta recepisce la convenzione europea di Aarhus del 25-6-1998 in materia ambientale secondo la quale gli alberi trapiantati in compensazione devono prima crescere e poi si possono estirpare quelli esistenti. Non solo, prevede anche che il pubblico sia messo in grado di ottenere tutte le informazioni necessarie a garantire un processo di partecipazione consapevole e la decisione finale deve tenere nella dovuta considerazione i risultati della partecipazione.

Ciò nonostante, il 29 agosto 2023 c’è stata una conferenza di servizi presso la sede della Regione Puglia con i Comuni di Porto Cesareo e di Nardò al fine di approvare il progetto Porsche dell’importo di 450 milioni di euro.

Il suddetto accordo di programma è stato successivamente ratificato dai Comuni di Porto Cesareo e di Nardò senza che fosse applicata l’art.16 della legge regionale n. 56 del 1980 che prevede obbligatoriamente la pubblicità e le osservazioni dei cittadini.

Il 23 novembre 2023 l’accordo di programma è stato pubblicato sul bollettino regionale della Regione Puglia e prevede prima l’abbattimento della foresta e poi la piantumazione degli alberelli di 50 cm, tutto all’opposto di quanto prevede la legge 108 del 2001 e la convenzione di Aarhus del 1998.

il 30 novembre 2023 su iniziativa del consigliere regionale Cristian Casili si è riunita la V Commissione del consiglio regionale della Regione Puglia per ascoltare le osservazioni delle associazioni ambientaliste.

Durante quella riunione una funzionaria dell’Ufficio ambiente ha affermato che loro hanno applicato la legge regionale n. 28 del 2017 anche se era in contrasto con la legge nazionale n. 108 del 2001 e con la normativa europea del 1998.

Si fa presente inoltre che le sentenze del Consiglio di Stato in adunanza plenaria n. 17 e n. 18 del 9 novembre 2021 hanno chiarito definitivamente  che se la legge nazionale è in contrasto con la legge europea allora si deve applicare la legge europea.

Perciò un magistrato di Catania ha disapplicato la legge italiana sui migranti perché in contrasto con la normativa europea.

Perché i funzionari della Regione Puglia hanno applicato la legge regionale n. 28 del 2017 quando era in contrasto con la legge 108 del 2001 e la convenzione europea di Aarhus del 1998?

Ciò posto, il sottoscritto chiede ai funzionari responsabili del procedimento di acquisire tutte le osservazioni delle associazioni ambientaliste depositate presso la V commissione consiliare della Regione Puglia il 30 novembre 2023 e di pronunciarsi pure sulla legittimità della procedura seguita dalla Regione Puglia per quanto riguarda le leggi applicate, da trasmettere al Commissario per l’ambiente, gli oceani e la pesca della Comunità Europea in indirizzo.

Si ringrazia per la cortese attenzione e si resta in attesa di comunicazioni al riguardo nei tempi previsti dalla legge 241/90.

Veglie,21-12-2023

Pietro CALCAGNILE

LEAVE A REPLY