Il corto salentino “Farida” è tra le trenta opere selezionate da Rai Cinema Channel per il Festival Internazionale “Tulipani di seta nera”

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“FARIDA”  Regia del tunisino Mohamed Zouaoui.  Sceneggiatura della guagnanese Maria Irene Vetrano. Operatore subacqueo il vegliese Gianluca Romano

Clicca sul link della RAI per visualizzare il documentario della durata di 15min.:

(Il  cortometraggio  concorre per il riconoscimento speciale PREMIO “SORRISO RAI CINEMA CHANNEL”, che verrà assegnato dal pubblico del mondo digitale all’opera che riceverà il maggior numero di visualizzazioni sul canale appositamente creato da RAI. Condividi il link e aiuta “FARIDA” a vincere il premio speciale)

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Il XII  Festival Internazionale Film Corto “Tulipani di Seta Nera”, che si terrà a Roma dal 3 al 5 Maggio 2019, è una manifestazione organizzata dall’associazione studentesca “Università Cerca Lavoro”, su idea di Paola Tassone con l’obiettivo di promuovere il lavoro di giovani autori, che con le proprie opere, raccontano, tramite le immagini, “non il semplice racconto di una diversità, ma l’essenza della diversità, sapendola soprattutto valorizzare”.

Al Festival collabora anche “RAI Cinema” con l’obiettivo di  valorizzare ogni anno i cortometraggi e i documentari di interesse sociale facendoli  rientrare nel palinsesto di Rai Uno e nei servizi dei Telegiornali.

Il 5 Maggio 2019 al Teatro Brancaccio di Roma si svolgerà la serata finale con la premiazione dei corti alla quale parteciperanno numerosi personaggi del cinema e della televisione.

Tra le opere selezionate per la finale del Festival “Tulipani di Seta Nera” c’è anche il corto “Farida” di Mohamed Zouaoui, vincitore del bando nazionale “Migrarti Cinema” del Ministero dei Beni Culturali e del Turismo, presentato alla “73esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia” nella sezione Migrarti.

Il cortometraggio racconta le storie vere e parallele di due bambini: un’integrazione mancata e un’integrazione riuscita nella nostra società. La prima storia riguarda una bimba siriana chiamata Farida, malata di diabete e la seconda un bimbo Rom, di nome Fabien che dopo pochi mesi dal suo arrivo in Italia  inizia a frequentare la scuola primaria non conoscendo nessuna parola d’Italiano. Entrambi i bambini protagonisti scappano dalla loro terra spinti dallo stesso bisogno e dallo stesso sogno: realizzare un futuro migliore e la triste storia di Farida diventa lo sfondo integratore, l’occasione per affrontare la tematica della diversità a scuola  e dimostrare che l’integrazione del migrante o di colui che in generale è considerato  “diverso” sia sempre possibile nella nostra società. Non a caso nel corto si affronta la tematica dell’integrazione partendo dal luogo che per eccellenza dovrebbe porre le basi dell’integrazione e del cambiamento: la Scuola.

Il corto è stato girato nel Salento (Guagnano, Porto Cesareo, Leverano) e a Roma con il patrocinio, oltre che dell’Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza, anche dell’Ente “Area Marina Protetta di Porto Cesareo”, dei Comuni di Guagnano e di Porto Cesareo,  delle Associazioni “Ciao Onlus” di Roma e “Un genitore per amico” di Prato.

Il film ha vinto inoltre ha vinto il premio della critica al Sahar International Short Film Festival di Manchester  nel 2018; ha avuto tre menzioni di merito per la sceneggiatura, la regia e la sostenibilità  sociale al Sandalia Sustainability Film Festival (concorso internazionale organizzato in Sardegna); una menzione di merito per produzione e regia al Migrant Film Festival -Terre Vicine e Lontane (Festival Migrante Basilicata e Puglia) ed è stato tra i corti finalisti al Procida Film Festival del 2018, al Children’s Film Festival of Bangladesh del 2017, all’Ecozine Film Festival di Zaragoza (Spagna) del 2017  ed al Foggia Film Festival del 2017.

Alla realizzazione del progetto hanno contribuito l’Istituto Comprensivo “Giovanni Paolo II” di Roma, la Capitaneria di Porto Cesareo e Gallipoli e professionisti e artisti salentini tra cui lo stilista Principe Franz, la pittrice Rosalina Tondo; il pilota drone  Emiliano Peluso, l’operatore subacqueo Gianluca Romano.

L’attrice salentina Maria Irene Vetrano, nell’opera anche  soggettiste e sceneggiatrice insieme al regista tunisino  Mohamed Zouaoui, spiega: “Il corto, che racconta la storia di bambini che arrivano sui barconi, ha l’obiettivo di evidenziare una drammatica realtà che ci coinvolge pienamente, più di quanto noi crediamo o vogliamo credere. Una realtà che non può essere ignorata e che moralmente obbliga la nostra società a considerare l’integrazione del migrante, o di colui che è considerato “diverso”, possibile e sempre proficuamente perseguibile. Entrambi i bambini protagonisti, scappano dalla loro terra spinti dallo stesso bisogno e dallo stesso sogno: realizzare un futuro migliore. La triste storia di Farida, che prende spunto da un fatto di cronaca realmente accaduto, diventa l’occasione per affrontare la tematica della diversità”.

La colonna sonora è di Marco Werba; la fotografia di Mario Leclere; le scenografie ed i costumi di Valentina Nuccitelli.

Nel cast, oltre che lo stesso regista Mohamed Zouaoui e l’attrice Maria Irene Vetrano, anche Benamara Miloud Mourad, Francesca Gangale, Fatima Zahra Chaddadi, Nicol Ripanucci, Abdel Mounim Chaddadi, Fabien Nicolici, Oronzo Valentino, Mario Macchia, Riccardo Soriano, Sagace Rosa  e Sara El Debuch.

Il corto è stato proiettato alla Camera dei Deputati il 4 ottobre 2016  in occasione della Giornata Nazionale in memoria delle vittime dell’immigrazione ed in varie scuole della provincia di Roma, Lecce e Brindisi per parlare di inclusione ed integrazione.

Maria Irene Vetrano (Attrice e Sceneggiatrice)Dopo una formazione teatrale conseguita a Milano presso il Centro Teatro Attivo, la Stemec e l’Accademia Internazionale della Commedia dell’Arte del Piccolo Teatro di Milano e cabarettistica presso lo Zelig Lab di Piacenza, si trasferisce a Roma per studiare recitazione cinematografica dapprima seguendo alcuni laboratori di recitazione con Vito Mancusi al Centro Sperimentale di Cinematografia e Metodo Strasberg con Doris Hicks e poi il Corso Actor Training in Master Class inglese con Tecnica Chubbuck presso l’Ht Studio di Patrizia De Santis dove conseguirà una borsa di studio per gli Ivana Chubbuck Studios di Los Angeles e infine sceneggiatura di secondo livello e regia presso la Scuola Tracce dello sceneggiatore salentino Luca De Benedittis. Tra i lavori solo per citarne alcuni dal punto di vista teatrale ricordiamo come protagonista “La ragazza del Sud” il monologo di G. Ceci con la regia di Enrico Beruschi, “La vita che sognavo” con la regia di Roberto Brivio e “L’incidente” di Luigi Lunari sempre con la regia di Roberto Brivi ; dal punto di vista cinematografico “The little hours” di Jeff Baena , “Ballando il silenzio” di S. Arimatea ed i cortometraggi “Una parte di me” di Federico Mazzarisi con la supervisione di Silvio Soldini, “Un’anomala famigliarità” di A. Dicesare e “Lei non esiste” di M. Nocera. L’anno scorso ha partecipato al bando Imaie scrivendo il corto “La penna che ricuce” sul tema dell’anoressia ed attualmente è in fase di pre- produzione del suo primo corto come regista su cui però non dice nulla se non che affronterà come gli altri due una tematica sociale molto delicata.

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Il  cortometraggio  concorre per il riconoscimento speciale PREMIO “SORRISO RAI CINEMA CHANNEL”, che verrà assegnato dal pubblico del mondo digitale all’opera che riceverà il maggior numero di visualizzazioni sul canale appositamente creato da RAI. Condividi il link e aiuta “FARIDA” a vincere il premio speciale:

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10 aprile 2019

Veglie News

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