P. Calcagnile: «Riformare la pubblica amministrazione a favore dei cittadini»

0
990

Lettera del dr. Pietro Calcagnile ai Governanti Italiani per richiedere la riforma della Pubblica Amministrazione

VEGLIE – Con una lettera  inviata Presidente del Consiglio dei Ministri Prof. Giuseppe Conte, al Ministro della Pubblica Amministrazione sen. Giulia Bongiorno, al Ministro dell’Economia e delle Finanze Prof. Giovanni Tria, al Ministro dell’Interno on. Matteo Salvini, al Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali On. Luigi Di Maio, al Ministro del Sud sen. Barbara Lezzi, il dr. Pietro Calcagnile chiede di riformare la pubblica amministrazione a favore dei cittadini

Di seguito il testo integrale della lettera:

Riformare la pubblica amministrazione a favore dei cittadini

La pubblica Amministrazione deve essere rinnovata per venire incontro alle esigenze dei cittadini e per renderla trasparente come una casa di vetro.

A parere dello scrivente il Parlamento italiano dovrebbe legiferare con urgenza sui seguenti argomenti:

  • Rendere obbligatorio l’istituzione del difensore civico per tutti i Comuni: la riforma Bassanini ha abolito i CO.RE.CO. (Comitato Regionale di Controllo) perché nel contempo aveva previsto la figura del difensore civico che sostituiva l’Organo di controllo però la riforma è rimasta sulla carta in quanto i Comuni hanno preferito non avere controllori;
  • Concedere al Garante del contribuente il potere di decidere sulle controversie di carattere tributario di qualsiasi natura per un valore inferiore a 3.000 euro senza contributi unificati a carico dei cittadini; in questo modo si alleggerirebbe il lavoro delle Commissioni tributarie ed il cittadino si rivolgerebbe volentieri alla giustizia tributaria;
  • Abolire gli accertamenti fiscali col metodo induttivo: sono dei veri furti a carico dei cittadini;
  • Abolire la plusvalenza anche per i terreni edificabili dopo cinque anni di possesso: è una tassa sull’inflazione;
  • Obbligare tutte le Amministrazioni Pubbliche a trasmettere il numero di protocollo entro tre giorni dalla data di ricezione delle lettere trasmesse per posta (anche certificata) o consegnate a mano dai cittadini alle pubbliche amministrazioni; risulta allo scrivente che alcuni Uffici Pubblici protocollano la posta pervenuta anche dopo mesi ed addirittura anni.
  • Togliere il pagamento del bollo per tutti i certificati rilasciati dai Comuni e dalle Pubbliche Amministrazioni per essere utilizzati legalmente: la norma fu introdotta dal Governo Monti solo per fare cassa.
  • l’Agenzia delle Entrate dovrebbe trasmettere ai cittadini in duplice copia il modello 730 anche in formato  cartaceo e nel caso il cittadino lo ritenga esatto potrebbe consegnarlo all’Ufficio Postale previo rilascio della ricevuta; in questo modo la macchina tributaria risulterebbe molto più snella.

Si ringrazia per la cortese attenzione e si resta in attesa di conoscere il numero di protocollo della presente comunicazione nei tempi previsti dalla legge 241/90.

6 Gennaio 2019

dr. Pietro CALCAGNILE

LEAVE A REPLY