«DONNA RACHELE, MIA NONNA», A Veglie la presentazione del libro sulla moglie di Benito Mussolini

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Edda Negri Mussolini, nipote di Benito Mussolini, a Veglie per presentare il libro «Donna Rachele, mia nonna»

Venerdì 30 Settembre 2016 ore 19,30 – Biblioteca Comunale, via Damiano Chiesa – Veglie (Le)

La moglie di Benito Mussolini raccontata dalla nipote Edda Negri Mussolini e dalla scrittrice Emma Moriconi: Le due autrici parteciperanno Venerdì 30 settembre 2016 alle ore19,30 presso la Biblioteca comunale di Veglie alla presentazione del  loro libro «Donna Rachele, mia nonna» (edizioni Minerva). All’incontro prenderanno parte Lorenzo Catamo e Chiara Scalzi. La serata sarà moderata dal giornalista Francesco Buja.

Nel libro sono raccontati, dal punto di vista della moglie, gli aspetti privati della famiglia di Benito Mussolini, aspetti che la nipote Edda è riuscita a riportare nel libro  grazie ai suoi  ricordi personali e ai documenti privati della famiglia. Donna Rachele è sempre stata lontana dai riflettori e a sopportato in silenzio le donne che facevano parte della vita del duce. In questo volume, i ricordi e i documenti storici  riportano alla luce la figura di una grande donna, la moglie  del duce, che pur nella sua riservatezza è stata importante per la storia della sua famiglia e per quella di molti italiani.

Le due autrici del libro tracciano un percorso appassionato tra archivi, documenti, episodi, personaggi, luoghi, ricordi, passando con grande  scorrevolezza tra  racconti familiari ed episodi che fanno parte della storia d’Italia. Tutto raccontato con passione e ricerca della verità.

Edda Negri Mussolini
Edda Negri Mussolini

Questo il commento di Edda Negri Mussolini sul suo libro: «In questo libro parlo dei miei ricordi, della mia famiglia, di mio nonno ma soprattutto del ruolo e di quello che ha rappresentato e rappresenta ancora mia nonna Rachele che per me è stata una seconda mamma visto che la mia adorata Anna Maria è scomparsa giovanissima. Mia nonna Rachele ha sempre rifiutato di vivere da “regina”, è sempre rimasta legata alle origini, alla terra, alla famiglia. Mia nonna ha sopportato di tutto: la morte di suo figlio Bruno, piazzale Loreto, le umiliazioni, le ristrettezze economiche dopo la guerra, la lunga lotta per riavere il corpo di suo marito, la morte di mia madre, la bomba che misero alla cappella al cimitero. Ma era una donna dalla forza e dalla dolcezza enormi. Non perdiamo mai di vista i valori veri , dell’ educazione, del rispetto, della famiglia perché tutto passa ma quelli no».

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